
Le lucciole si piazzano in corrispondenza dei semafori ma anche all’interno dei distributori (Rossi)
Monza, 1 febbraio 2019 - Viale Lombardia, via Ticino, via Taccona, via Doria, via Vittorio Veneto, le vie limitrofe al Castello di San Fruttuoso: qui continua a regnare il business della prostituzione. Neppure il freddo di questi ultimi giorni, né i recenti pattuglioni delle forze dell’ordine, hanno scoraggiato le prostitute e soprattutto i loro clienti. Anzi negli ultimi tre mesi, secondo il racconto di alcuni residenti, la situazione sarebbe peggiorata.
A San Fruttuoso, spesso ribattezzato il quartiere a luci rosse, le lucciole scaldano queste fredde serate invernali e i clienti puntuali le raggiungono sui viali e nelle vie interne, per poi appartarsi in auto, o i più temerari persino nell’androne delle palazzine residenziali. Perché qualcuno dalle lucciole ci va persino a piedi. Abiti succinti, tacco 12: le ragazze si posizionano sotto i pali della luce, al distributore, oppure illuminandosi e scaldandosi davanti al piccolo falò (molte volte davanti al Tiro a segno).
La “giornata lavorativa” per loro inizia all’imbrunire e prosegue fino all’alba. A San Fruttuoso le lucciole non sono mai andate via: c’erano ai tempi del ponte che divideva il quartiere dal resto della città, hanno continuato durante gli anni del cantiere («Anzi all’epoca c’era ancora più lavoro…» rivela strizzando l’occhio un residente), e sono operative anche adesso. Ma mentre un tempo San Fruttuoso se la spartivano ragazze dell’Est e ragazze di colore, adesso sulla piazza ci sono meno ragazze africane.
Il lavoro procede tranquillamente: i clienti (di tutte le età) si avvicinano alle signorine, al massimo infastiditi da qualche padrone a spasso la sera con il cane. Padroni che, oltre a imbattersi in questi amplessi all’aperto, devono anche fare lo slalom tra i tanti preservativi abbandonati per terra. «Qualche volta c’è il fuggi fuggi – racconta un residente che dal suo appartamento all’ultimo piano vede il via vai del business del sesso -. Basta l’avvicinarsi di un lampeggiante per far scappare cliente e prostituta». Ma poi, giusto il tempo che la gazzella dei carabinieri o la pantera della polizia abbia svoltato l’angolo, che subito ritornano al loro posto, rapidamente raggiunte dal cliente di turno. «Ad ogni incrocio di viale Lombardia ce n’è una – riferisce un residente che spesso la sera rincasa tardi alla fine del lavoro -. Basta contarle»».