Rover e Scolte. A sedici anni in prima linea tra i nuovi poveri

Impegnati tra raccolte fondi, asilo notturno negozio dell’usato e assistenza ai disoccupati .

Rover e Scolte. A sedici anni in prima linea tra i nuovi poveri

Rover e Scolte. A sedici anni in prima linea tra i nuovi poveri

Oggi solo la città di Monza conta 4 gruppi scout. Dal 2014 la Zona di Monza e Brianza è stata accorpata con quella di Milano nord, costituendo la zona Bri.Mi.No, passando da 6 a 14 gruppi. Comprende Villasanta, Brugherio, Seregno, a cui si aggiungono Sesto San Giovanni, Cinisello, Cormano, Pioltello, Segrate, Cassina de Pecchi e Cernusco: quasi duemila bambini, ragazzi e giovani aderenti e 150 educatori e centinaia di adulti. L’impegno nel servizio al di fuori dell’associazione, che rappresenta un momento di crescita personale per i “Rover“, cioè i ragazzi dai 16 anni in su, e delle “Scolte“, le ragazze scout, è sempre stato praticato con continuità, per fronteggiare le nuove emergenze: i migranti, i senzatetto e le nuove povertà. I ragazzi, insieme alla Caritas, partecipano all’animazione liturgica in carcere e alla gestione del negozio dell’usato. Con il comune si impegnano nel Cais (Centro per avviamento al lavoro dei giovani disoccupati) e con la San Vincenzo per l’attività all’asilo notturno di via Raiberti. Sono presenti in piazza Roma a “Un sorRiso per la Sla“ con “Ti do una mano onlus“, insieme alla pattuglia scout di Colico, per la raccolta fondi a favore del Centro clinico Nemo e di Slancio.

È di questi giorni il laboratorio di cittadinanza generativa per i giovani dai 16 ai 35 anni. A Monza, alla Biblioteca del Carrobiolo si tengono 3 incontri guidati, con testimonianze di giovani rifugiati ucraini, per riflettere insieme sulle “Fratture generative“ (è il titolo del ciclo) del presente e sulle opportunità di crescita nel proprio territorio.

Dopo il successo del primo incontro di venerdì 19 aprile, le tappe successive saranno venerdì 3 (un laboratorio narrativo a gruppi) e venerdì 17 maggio (restituzione e confronto), sempre dalle 17.30 alle 19, con apericena, in vicolo Carrobiolo 4. Organizzano gli adulti del gruppo Masci (Movimento adulti scout italiani) Monza, con il Comune, Eskenosen e Genius Vitae.

"Vogliamo far osservare ai ragazzi che il mondo e la realtà non sono solo quelli che vivono qui", anticipa Sandro Poli, magister Masci. Verranno mostrati testi e video testimonianze di giovani rifugiati (aiutati a rileggere la loro esperienza di frattura e trauma, come esperienza di desiderio e di vita) ed eventuale collegamento con operatori o educatori locali. Per informazioni: davide.lampugnani@unicatt.it.

C.B.