Rollon cresce e apre anche ad Agrate

Il direttore Stefano Zecchinato: "Un investimento da 2 milioni che farà anche aumentare il personale"

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di Barbara Calderola

Un’impresa brianzola acquistata dagli americani ma rimasta con ltesta e cuore sul territorio. E ora Rollon, casa madre a Vimercate, e una filiale ad Arcore, apre un altro stabilimento: "Delocalizziamo ad Agrate", dice Stefano Zecchinato, direttore della sede italiana e del gruppo parte della famiglia Timken, colosso con sede in Ohio, 17mila dipendenti in 33 paesi. Un investimento da 2 milioni dei 9 dell’intero organigramma, che andrà "anche ad aumentare il personale, oggi a più di 500 unità, ma entro fine anno contiamo di arrivare a cifra tonda: 550". Si apre per ottimizzare i processi "soprattutto l’assemblaggio" dei binari delle porte per treni e metropolitane prodotti nel cuore della Silicon Valley lombarda e venduti in tutto il mondo. "Siamo condannati a crescere - dice –: lo scenario macroeconomico impone di ampliarsi, altrimenti si viene mangiati, ma lo stile resta brianzolo. Per produrre sempre di più bisogna attrezzarsi". Va in questa direzione l’operazione agratese: "Su 700 dipendenti nel mondo, 500 sono qui - sottolinea -. Su 32mila metri quadrati di stabilimenti, 20 mila sono qui". Dati che si riflettono sul fatturato esploso dal 2016: "Da 55 milioni di sei anni fa, ai 98 del 2021, tutto costruito sulla qualità: le nostre guide vengono testate 6 mesi ininterrottamente. Le porte si aprono e si chiudono milioni di volte, pari a 30 anni di vita di una carrozza". Una precisione che viene riconosciuta al punto che gli obiettivi di budget dell’anno scorso, 85 milioni, "sono stati ampiamente superati e nel 2022 ci sono i presupposti per ripeterci: l’aspettativa è un nuovo balzo in avanti a doppia cifra. Numeri che sia accompagnano alla crescita del personale: nel 2021 le assunzioni sono state 50. Senza contare che altri 4 milioni saranno dedicati all’aumento degli impianti grazie ai quali si creano posti di lavoro e nuove opportunità per la nostra comunità". Uno dei segreti è il taglio sartoriale: "Se necessario, siamo in grado di modificare su misura ogni singolo componente o sviluppare soluzioni inedite".

"L’altro pilastro è il welfare aziendale: borse di studio per i figli dei dipendenti, dai 500 ai 700 euro per il diploma e dagli 800 ai 1.000 per la laurea, 5 giorni di permesso retribuito al 50% per malattia dei ragazzi sotto i 13 anni; 800 euro di anzianità al decimo anno e ogni 5 da lì in avanti, sportello psicologico, sconti nei negozi e smartworking due giorni a settimana".