BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Roberto Rampi, dal concerto di San Vittore a Monza

La prima volta in carcere è stata più di 20 anni fa con Roberto Vecchioni. "Lavoravo per lui, organizzammo un...

Roberto Rampi, ex senatore Pd

Roberto Rampi, ex senatore Pd

La prima volta in carcere è stata più di 20 anni fa con Roberto Vecchioni. "Lavoravo per lui, organizzammo un concerto a San Vittore. Fu uno choc. C’erano otto persone in una cella, quando abbassavano i letti per dormire, non c’era posto per stare in piedi". Così Roberto Rampi, ex senatore Pd, e dall’altro ieri garante per i detenuti di Monza, ricorda il suo incontro con il mondo penitenziario. L’idea che le cose dovessero cambiare non l’ha più abbandonato e ha scavato nel profondo. "Non ho mai smesso di occuparmi della questione, da assessore a Vimercate ci furono altri eventi e libri acquistati per la biblioteca di via Sanquirico, da parlamentare ho sempre visitato penitenziari: Brescia, Bergamo, Lecco, molte volte Monza, e persino in Ucraina". Sa che nel nuovo ruolo affidatogli dal sindaco Paolo Pilotto e dal presidente della Provincia Luca Santambrogio "non risolveremo i problemi strutturali: il sovraffollamento c’è e non è a livello locale che possiamo fare qualcosa. Ma per tutto il resto sì. A cominciare dal fatto che chi è in cella adesso ha una figura di riferimento alla quale rivolgersi per far rispettare i propri diritti". E sarà questo l’argomento al centro del primo colloquio con la direttrice, fra qualche giorno. "Dovremo far sapere ai detenuti che hanno un garante. Qualcuno che può occuparsi di loro. Decideremo insieme come fare". La candidatura di Rampi è maturata fra le fila di Nessuno tocchi Caino, "molte volte sin da quando ero a Roma mi hanno chiesto di condividere il loro impegno e adesso sarò ancora più coinvolto. Credo che un compito come questo significhi far conoscere di più a tutti la realtà carceraria. Metterò a disposizione della causa tutte le mie relazioni. In queste poche ore che mi separano dalla nomina, ho ricevuto decine di messaggi di realtà che mi sono vicine: dal gruppo Genitori Scout, all’Arci nazionale e tutti si sono messi a disposizione". L’obiettivo, abbattere il muro fra dentro e fuori "per avvicinare di più i due mondi. Più si conosce una realtà come questa, più i pregiudizi vengono meno". Nel 2018, Rampi è stato rappresentante italiano del Consiglio d’Europa e vicepresidente della Commissione cultura scienza educazione e media e dal 2022 è membro onorario del Global Committee for the Rule of Law. Un curriculum che l’ha proiettato direttamente nel nuovo, delicato incarico. Barbara Calderola