I soci fondatori erano 12. Lui arrivò poco dopo, perché gli spettò la tessera numero 14. Era il giugno 1982. La qualifica di socio veterano, dunque, spetta senza incertezze a Roberto Ornaghi: da 42 anni ha sempre fatto parte dell’ArCo Monza e della Brianza. In effetti, entrò nell’associazione come balestriere, ma nel giro di un paio di mesi capì che la sua vocazione era un’altra. L’obiettivo era sempre quello di centrare con un dardo il bersaglio, ma con un altro strumento. Da tiratore con la balestra diventò arciere. Da 12 anni gioca anche a golf, ma la fedeltà alla causa della Arcieri Compagnia di Monza e della Brianza non è mai stata discussione. Anche perché qui il tiro con l’arco è una cosa seria: i tesserati sono 120. Si allenano nella palestra di via Colombo a Lissone. Per chi avesse l’intenzione di provare a imitare Robin Hood senza fare danni e terrorizzare il vicinato, c’è un corso per aspiranti tiratori in 8 lezioni. La società mette a disposizione dei neo iscritti l’attrezzatura. I neofiti possono scegliere tra tre specialità: arco curvo (cioè quello olimpico), arco nudo e compound. Ornaghi, 69 anni, utilizza appunto quest’ultimo tipo. Chi fa pratica con l’ArCo Monza poi se la cava bene pure nelle gare: la squadra maschile si è classificata al terzo posto ai campionati italiani nella categoria Master. "In questa disciplina - commenta Ornaghi - il 60% è mente, il restaè tecnica: è una sfida continua con te stesso".
CronacaRoberto Ornaghi, Robin Hood centra il bersaglio a Lissone