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Ritardi e cancellazioni: "Spesso siamo costretti a riprendere l’auto"

Il bilancio di sostenibilità della Regione Lombardia per il 2023 evidenzia una riduzione della puntualità dei treni regionali, con un aumento delle linee "a Bonus" e una diminuzione degli utenti. Critiche alla gestione di Trenord da parte di rappresentanti dei consumatori e ambientalisti.

Ritardi e cancellazioni: "Spesso siamo costretti a riprendere l’auto"

Il bilancio di sostenibilità presentato da Regione Lombardia per l’anno 2023, è chiaro: il tasso di puntualità dei treni regionali si è assestato all’82%, con una puntualità calata rispetto al 2022, in cui era all’83,7%. Nel 2023 le linee “a Bonus“, cioè tanto deficitarie da far riconoscere agli utenti abituali uno sconto sull’abbonamento del mese successivo, sono state 179, in aumento rispetto all’anno precedente, e quasi raddoppiate dal 2017 (in cui erano 91). Nel frattempo il servizio ferroviario regionale ha ridotto sia l’offerta sia il numero di utenti giornalieri. Se nel 2017 i convogli di Trenord hanno percorso complessivamente 43,5 milioni di chilometri, nel 2023 ne hanno compiuti 40,7, con una riduzione anche degli utenti (dovuta però anche allo smart working, diffusosi dal periodo pandemico). "La situazione sta peggiorando, sia in termini di puntualità sia di percorrenza – commenta Danilo Taino, presidente di Adiconsum Monza Brianza Lecco –. Si stanno perdendo traffico e passeggeri: il numero di persone che tornano alla macchina è in continuo aumento. Ormai i bonus riparativi di Trenord sono diventati uno standard. Il problema è che Trenord è in parte proprietà di Regione, quindi controllore e controllato sono la stessa cosa". Da qui le urgenze maggiori su cui intervenire secondo il rappresentante dei consumatori: "I problemi sono tanti, per cui vanno pensate delle soluzioni. Innanzitutto aumentare il personale cosicché non ci siano problemi per le sostituzioni; aumentare i treni e investire di più sulle linee regionali. Per ora si stanno privilegiando i treni ad alta velocità". Ad offrire una retrospettiva della gestione di Trenord è Dario Balotta, responsabile trasporti di Legambiente Lombardia. "Sono 12 anni che la Lombardia sopporta un pessimo servizio di trasporto ferroviario regionale – commenta –. La puntualità dei treni regionali lombardi è dell’82%, contro una media nazionale del 92%".

"Mentre in tutta Europa i servizi ferroviari venivano messi a gara e liberalizzati, con risultati positivi evidenti dalla Scandinavia ai Paesi Bassi, dalla Germania all’Inghilterra – prosegue Balotta –, la regione liberista lombarda decise invece di unire due monopoli: i 300 chilometri di rete delle ferrovie Nord e gli altri 1.500 delle ferrovie dello Stato, facendone un maxi monopolio che nessuno ha più saputo gestire e programmare. Non bisogna temere di andare a gara". Secondo il presidente di Federconsumatori Monza Alessandro Cherubin, ci vorrebbe più trasparenza sulle motivazioni che causano i disservizi: "Quando avviene una cancellazione non c’è una rispondenza scritta del perché non c’è il treno. Le motivazioni vanno indicate per rendere ben chiaro ai pendolari e a livello politico quali siano i principali ed effettivi problemi".

A.S.