
Risarcimento “naturale“. Un parco sull’ex raffineria
"Difendiamo l’area verde di rigenerazione naturale nell’ex Lombarda Petroli". Anche il Coordinamento ambientalista dell’Osservatorio del piano territoriale di coordinamento provinciale di Monza e Brianza, in vista delle osservazioni che tutti i cittadini possono presentare sulla variante al Pgt, espone il suo progetto per il futuro del terreno di 150mila metri quadrati della ex raffineria di Villasanta (fallita e ora in liquidazione) da cui, la notte del 22 febbraio 2010, vennero sversate quasi 3mila tonnellate di gasolio e oli combustibili, che dal fiume Lambro finirono fino al delta del Po.
"La curatela del fallimento, in assonanza con altri incauti soggetti, ha pensato bene di sostenere la realizzazione di un fantomatico hub ferroviario, con un contorno di altre mirabolanti ipotesi – sostiene il coordinamento ambientalista –. Nell’arena si gettano suggerimenti senza stimarne l’utilità e la redditività, senza considerare il complesso iter e la necessità di una verifica di fattibilità e senza un approfondito e mirato studio di viabilità e traffico merci che un simile progetto richiederebbe, dovendo essere contemplato in un piano d’area con il coinvolgimento di enti, azienda ferroviaria, istituzioni e investitori, tenendo nel dovuto peso anche l’opinione della cittadinanza". Secondo gli ambientalisti si tratta di "una proposta del tutto simile a quella fatta nel 2004 dalla Ex Dogana di Concorezzo e ora come allora priva di fondamento operativo". Invece i gruppi firmatari ritengono che sia "prioritario e indispensabile procedere da subito alla bonifica del comparto e che sia necessario tutelare il verde della rinaturalizzazione attualmente già spontaneamente in atto come risarcimento ambientale per il disastro subito dalla comunità nel 2010". "Nell’area ex Lombarda Petroli va confermata una robusta aliquota di recupero a verde, evitando una cementificazione sconsiderata. La trasformazione in un parco di cintura urbana, proprio a partire dalla porzione a verde attualmente lì prevista dal Pgt comunale, consentirebbe anche di ampliare il corridoio ecologico già esistente".