REDAZIONE MONZA BRIANZA

Riparte l’operazione di salvataggio dell’ex tettoia Gavazzi

Riparte il cantiere per la riqualificazione della tettoia ex Gavazzi a Desio dopo lungo stop. Nuova impresa al lavoro per valorizzare il patrimonio storico-industriale della città.

Riparte il cantiere per la riqualificazione della tettoia ex Gavazzi a Desio dopo lungo stop. Nuova impresa al lavoro per valorizzare il patrimonio storico-industriale della città.

Riparte il cantiere per la riqualificazione della tettoia ex Gavazzi a Desio dopo lungo stop. Nuova impresa al lavoro per valorizzare il patrimonio storico-industriale della città.

Dopo il lungo blackout di circa un anno e mezzo, è ripartito il cantiere per la riqualificazione della storica tettoia ex Gavazzi di Desio, uno degli elementi architettonici rimasti a ricordo dell’antica vocazione industriale della città. Nei giorni scorsi il cantiere di via Carducci, a poche decine di metri dal municipio e dai principali uffici pubblici, si è ripopolato di operai e mezzi. Riprendendo il discorso dove era stato interrotto nell’aprile del 2023, quando la vecchia impresa appaltatrice sparì improvvisamente nel nulla. Una sorpresa che ha costretto l’amministrazione comunale a correre ai ripari. E dopo un altro iter lungo e complesso, in questi giorni è ripresa l’attività. "Dopo tutte le problematiche che abbiamo avuto con la precedente appaltatrice, finalmente sono ripresi i lavori alla tettoia Gavazzi", annuncia il primo cittadino, Simone Gargiulo. I lavori erano stati lasciati nella loro fase iniziale. Poi l’azienda vincitrice dell’appalto, con sede a Caivano in provincia di Napoli, aveva mollato tutto. Senza farsi viva alle ripetute chiamate da parte del Comune. Da qui l’avvio delle pratiche per recuperare i soldi (l’appalto era di 510mila euro) e la relativa azione legale nei confronti dell’impresa. ll primo lotto di intervento avviato prevede il consolidamento strutturale dell’immobile di via Carducci, per una spesa complessiva di 900mila euro.

"Abbiamo sempre creduto che l’edificio meritasse una riqualificazione, che si traduce nell’adozione di politiche di rivitalizzazione economica e sociale, volte a coniugare cultura e commercio, anche attraverso gli utilizzi temporanei – aveva spiegato lo stesso sindaco Simone Gargiulo al via dei lavori –, l’immobile si trova infatti in una posizione strategica per avviare il ripristino di un comparto attualmente degradato, ma potenzialmente capace di creare nuove relazioni urbane". L’immobile ha una superficie di 400 metri quadrati ed è inserito all’interno di un’ampia area verde pubblica di circa 1.200 metri. È stato dichiarato, con decreto della Direzione Regionale per i beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia del 6 settembre 2013, bene di interesse storico. Non è ancora noto come verrà utilizzato.

Alessandro Crisafulli