
Ricette di chef e oncologo "Il cibo sano aiuta le cure"
di Barbara Calderola
Un oncologo e uno chef ai fornelli per il bene dei pazienti. Scienza e creatività uniscono le forze per superare la malattia che fa più paura. Ne è uscito un ricettario, “Gli ingredienti della salute”, guida alla "buona tavola che aiuta la cura", spiega Salvatore Artale, da quest’anno alla testa del reparto vimercatese che combatte il cancro. Un’idea condivisa con Domenico Stile, due Stelle Michelin, uno dei giovani cuochi più apprezzati del Paese, che si è messo subito a disposizione della causa. Il loro lavoro è finito sotto i riflettori della Città del gusto-Gambero rosso Academy, l’area di formazione della celebre Guida, la bibbia dell’enogastronomia italiana, che ha invitato il medico a Roma a esporne i benefici. "Abbiamo messo a punto un percorso grazie al quale i malati possono vivere le terapie al meglio ricorrendo a piatti semplici e consigli per prevenire o limitare gli effetti collaterali dei farmaci – spiega –. L’obiettivo è chiaro: preservare la qualità di vita di chi è impegnato nella battaglia più difficile". Ogni pagina del libro è stata condivisa dall’équipe del reparto dell’Asst Brianza "e realizzata con chef Stile". È cominciato tutto con un’analisi dei bisogni che nascono quando ci si sottopone a chemio e altre pesanti terapie e poi in cucina "ne abbiamo neutralizzato gli effetti". Un sostegno prezioso. E se è vero che la salute comincia a tavola "il binomio oncologia-alimentazione è sempre più centrale per attenuare e o addirittura prevenire le manifestazioni indesiderate - sottolinea il primario -. Le persone stanno meglio e i trattamenti sono meno invasivi". L’esperto al Gambero Rosso ha parlato di uno dei tumori più diffusi, "quello alla vescica, il quinto per frequenza con un’incidenza nazionale di oltre 29mila casi nel 2022 e più di 6mila decessi nel 2021 - ancora Artale -.
Nonostante gli ultimi progressi, rimane una malattia aggressiva difficile da vincere. Fondamentale una diagnosi tempestiva, alla quale deve seguire un cammino gestito da un team multidisciplinare che accanto agli oncologi schiera urologi e farmacisti ospedalieri, psicologi e anche nutrizionisti".