
Restyling per cinque ponti sul Lambro e sul Lambretto. Si partirà da via Visconti
Saranno manutenuti e irrobustiti per una maggiore sicurezza viabilistica. Per cinque ponti a Monza ci sarà presto un restyling, previsto dalla variazione di bilancio appena approvata, con un investimento di ben 1milione e 445mila euro (destinati a ponti, sottopassi e infrastrutture stradali).
I ponti in questione passano tutti sopra al Lambro e al Lambretto. Quattro di loro sono in centro città: si tratta di quelli di via Visconti (appena dopo l’incrocio con largo Mazzini), di via Aliprandi, di via Zanzi e di via Annoni. L’unico in periferia è quello di via Fermi che va verso via Monte Santo, in una zona tra quartieri San Donato e San Rocco. I lavori consisteranno in interventi di manutenzione ordinaria dovuta all’avanzare dell’età e all’usura delle strutture, non alla loro inagibilità. Tra questi quello in una situazione più critica è quello di via Visconti, che sarà il primo dunque in ordine di programma. La necessità di intervenire proprio su questi cinque ponti è derivata dalle indagini eseguite dagli uffici comunali, che ne hanno accertato un’usura che si vuole scongiurare che degeneri in situazioni come quella che ha interessato il ponte Colombo in periodo di pandemia da Covid, per cui si dovette procedere ad un’immediata chiusura e ad interventi d’emergenza che durarono addirittura quattro anni.
In questo caso si prevedono lavori di qualche mese per ciascun ponte, uno in seguito all’altro: una breve durata sollecitata dal fatto che si tratta di punti di passaggio d’intenso traffico veicolare, per cui si punta a cantieri con tempistiche molto celeri. La giunta prevede che si andrà in gara d’appalto entro la fine di quest’anno e che i primi lavori potranno iniziare già nei primi mesi del 2025. "Le risorse per finanziare queste opere di manutenzione provengono in parte dal bilancio comunale e per il resto da Regione Lombardia – chiarisce l’assessore al Patrimonio Egidio Longoni –. Sono frutto di quelle ricognizioni fatte anche in seguito a ciò che accadde su tragedie italiane anni fa. Da lì tutti i Comuni, compreso il nostro, hanno implementato i monitoraggi sui ponti, partendo dal ponte Colombo, che poi infatti fu chiuso".
A.S.