Reinserito lo svincolo della Cascina Aliprandi

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La convivenza con lo svincolo di Lissone Cascina Aliprandi-Seregno Sud della Valassina e l’impatto dell’autostrada sulla zona oggi a verde che corre tra la città e la frazione di Santa Margherita.

Sono i due maggiori nodi critici legati all’arrivo del tracciato di Pedemontana sul territorio lissonese.

Per il mantenimento dell’attuale uscita della statale 36 - preziosissima per la viabilità nell’area e per le tante aziende presenti - si erano battuti assieme negli ultimi anni i Comuni di Lissone e Seregno: inizialmente e un po’ a sorpresa il progetto di questa tratta di Pedemontana aveva previsto la cancellazione di quello svincolo per una questione di distanze tra le rispettive rampe.

Dopo lunghe discussioni e confronti, due anni fa, lo svincolo era stato però reinserito nel progetto, salvando l’uscita, che serve in primis una grossa area industriale, una frazione di 5mila abitanti, una piattaforma ecologica, aziende e negozi, ma che ha un’importanza strategica pure per la zona sud di Seregno e per l’intera parte nord di Lissone, visto che contribuisce a evitare sovraccarichi di traffico sulla normale viabilità delle due città.

Intanto l’opposizione di Vivi Lissone si rivolge a chi nella Giunta ha di recente sottolineato che "pensare di fermare un’opera nella sua fase esecutiva è un azzardo" e che "le possibilità di modifica, se vogliamo essere realistici, sono riconducibili ad azioni di mitigazione o compensazione". Dalla civica ribattono che "un Comune che si dichiara contrario ha certamente più forza nelle trattative, in caso di realizzazione dell’opera: in caso, perché tra un problema e l’altro sono ormai anni che slitta la costruzione". F.L.