DARIO CRIPPA
Cronaca

Rapine sui treni, arrestati due 20enni: traditi da un tatuaggio e dalle foto pubblicate sui social

Acquisite le denunce delle vittime, la polizia ferroviaria di Monza ha cominciato a indagare, esaminando i filmati dell’impianto di videosorveglianza dei treni e mostrando le foto dei sospetti alle vittime

Polizia in stazione a Monza

Polizia in stazione a Monza

Monza, 10 maggio 2025 –  Facevano rapine sui treni, traditi da un tatuaggio e dalle foto da loro stessi pubblicate sui social.

Nel mese di marzo la polizia ha eseguito, su richiesta della Procura di Monza, due misure di custodia cautelare nei confronti di un cittadino italiano di 21 anni, immediatamente condotto in carcere e nei confronti di un cittadino ivoriano di 20 anni sottoposto agli arresti domiciliari, entrambi gravemente indiziati di svariate rapine commesse a bordo treno.

I due giovani lo scorso mese di novembre si trovavano a bordo di un treno regionale della linea Lecco-Milano Porta Garibaldi quando in prossimità della Stazione di Monza hanno strappato con violenza una collana in oro dal collo di una viaggiatrice.

Il ragazzo italiano nei due mesi successivi ha messo a segno altre due rapine a bordo dei treni, sempre della linea Milano-Lecco, con l’aiuto di altri giovani complici di nazionalità straniera, talvolta a volto coperto e agendo in orari serali, per poi approfittare della prima fermata utile per assicurarsi la fuga.

Acquisite le denunce delle vittime, la polizia ferroviaria di Monza ha cominciato a indagare, esaminando i filmati dell’impianto di videosorveglianza dei treni e mostrando le foto dei sospetti alle vittime.

Nonostante il parziale travisamento in volto di uno dei responsabili che ne rendeva difficoltosa l’identificazione, uno di questi è stato tradito da un insolito tatuaggio sul dorso della mano che ha permesso agli agenti della Polfer di Monza di identificarlo per un cittadino italiano, pregiudicato e già noto alle forze dell’ordine, protagonista assoluto di tutte le tre rapine.

A tradire anche i profili social dei malviventi, dove avevano pubblicato foto che li immortalavano davanti alla vetrina di un “compro oro” di Monza con la refurtiva che, peraltro, è stata poi recuperata e restituita alle vittime.

Alla luce delle risultanze probatorie emerse il Giudice per le indagini preliminari di Monza, accogliendo la motivata richiesta della Procura della Repubblica di Monza, ha emesso due misure di custodia cautelare di conduzione in carcere e degli arresti domiciliari, immediatamente eseguite in data 22 marzo dalla polizia ferroviaria.