STEFANIA TODARO
Cronaca

Banda dei Kalashnikov: pene fino ai 20 anni

Tra gli assalti quello al Globo di Busnago e alle Poste di Cesano. Il capo già condannato per l'omicidio di un carabiniere

La rapina al portavalori di Cesano dell'agosto 2014

Limbiate (Monza Brianza), 7 maggio 2016 - Otto condanne da 20 anni a 1 anno e 8 mesi per la banda di rapinatori violenti capeggiata da Giovanni Misso, già condannato a 20 anni negli anni Settanta per l’omicidio di un carabiniere. La sentenza è del gup del Tribunale di Monza Federica Centonze nel processo con il rito abbreviato al Tribunale di Monza per rispondere a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla rapina e alla detenzione e al porto di armi per una dozzina di rapine commesse tra la Brianza, l’hinterland milanese, il Comasco, la Liguria e la Svizzera. Venti anni la condanna per Giovanni Misso, già condannato per l’omicidio del brigadiere dei carabinieri Ruggiero Volpi, ucciso nel 1977 durante il trasferimento di un detenuto a Genova. A freddare il militare fu un commando di quattro uomini.

Grazie alla buona condotta, Misso era tornato in libertà e si stava riorganizzando per commettere nuovamente rapine con una nuova banda. Ma a stroncare i suoi piani sono arrivati i carabinieri del Nucleo Investigativo di Monza, che l’hanno arrestato nel febbraio 2015 nei pressi di un capannone industriale a Caronno Pertusella in provincia di Varese. Pena di 20 anni anche per Maurizio Gigliotti, di Limbiate, mentre 8 anni (1 anno in più di quanto chiesto dal pm) per Claudio Masiero, anche lui di Limbiate, che dopo l’arresto ha deciso di collaborare con la Giustizia. Pena invece ridotta da 11 anni e 8 mesi a 8 anni per Carlo Scanu, difeso dall’avvocato Katya Rampazzo. Il gruppo, secondo l’accusa, poteva contare su un arsenale da guerra, posto sotto sequestro (fucili a pompa, un kalashnikov, quattro pistole semiautomatiche con matricola abrasa, munizioni, passamontagna e giubbotti antiproiettile) e rapinava portavalori, ma anche centri scommesse, supermercati e distributori di benzina. I rapinatori agivano con velocità, studiando con precisione l’obiettivo da colpire. Quando entravano in azione erano violenti, spesso agivano sotto l’effetto di droghe. E per aprirsi la fuga dopo le rapine sparavano una pioggia di colpi mirando anche ad altezza d’uomo.

In Brianza alla banda sono contestate la rapina al portavalori del centro commerciale Il Globo di Busnago del 28 febbraio 2014 dove venne ferita da un colpo di fucile una guardia giurata che tentò di reagire; la rapina del 12 giugno 2014 al supermercato Famila di Seveso, dove ci fu un conflitto a fuoco con i carabinieri con l’esplosione di alcuni colpi di kalashnikov che miracolosamente non andarono a segno; la rapina dell’1 agosto 2014 a un furgone portavalori a Cesano Maderno e l’assalto del 3 ottobre 2014 al distributore di carburante Total Erg di Varedo.