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Cesano Maderno, assalto al portavalori: caccia ai professionisti

In prima battuta sono stati installati posti di blocco e coinvolti gli elicotteri da parte dei carabinieri di Desio e anche del nucleo investigativo. I militari lavorano 24 ore al giorno su diverse piste. A partire da un meticoloso controllo dei sistemi di videosorveglianza del Comune di Sonia Ronconi

Il ritrovamento del furgone sul quale sono fuggiti i rapinatori (Brianza)

Cesano Maderno (Monza), 2 agosto 2014 - Continua la caccia ai rapinatori, dopo l’assalto a un furgone portavalori delle Poste del centro di Cesano Maderno, venerdì mattina da parte di tre malviventi che, armati sino ai denti, dopo la razzia hanno pure esploso un colpo da una pistola di grosso calibro.

In prima battuta sono stati installati posti di blocco e coinvolti gli elicotteri da parte dei carabinieri di Desio e anche del nucleo investigativo. I militari lavorano 24 ore al giorno su diverse piste. A partire da un meticoloso controllo dei sistemi di videosorveglianza del Comune di Cesano Maderno. Questo per poter ricostruire il percorso dei tre banditi che, con volto nascosto da un passamontagna, armati con un mitragliatore kalashnikov, un fucile a pompa e una pistola, non hanno avuto eccessiva difficoltà a sottrarre tre plichi con dentro 100mila euro e la pistola di ordinanza a uno dei due vigilantes che trasportavano i soldi all’ufficio postale. Il proiettile sparato verso l’alto, per spaventare le guardie giurate, è già nei laboratori della balistica dell’Arma. I criminali erano riusciti a fuggire con facilità su un furgone bianco. Dopo aver percorso pochi chilometri, i tre si sono fermati in via Donghi. Sono saliti su un’altra auto e hanno proseguito la fuga, non prima di aver dato alle fiamme il camioncino per cancellare le loro tracce. Questo lascia pensare che i tre sono dei pregiudicati. Di certo sono dei professionisti, poiché la rapina si è consumata in una manciata di minuti. Un vero e proprio blitz, organizzato nei minimi dettagli. Nulla è stato lasciato al caso. Come l’auto parcheggiata in via Donghi, dove è stato bruciato il furgone bianco (risultato rubato a Monza) utilizzato per rapinare il portavalori. Dai filmati, i carabinieri sperano di capire che strada hanno percorso i malviventi per arrivare e per fuggire. A quanto sembra, il portavalori sarebbe dovuto rientrare nella sede delle Poste di Milano. Un caso simile, ma decisamente più spettacolare, si era verificato circa 2 anni fa sull’autostrada fuori Varese. In quel caso, un vero e proprio commando con tir e autoveicoli aveva sventrato un furgone portavalori bloccando l’autostrada.

di Sonia Ronconi

sonia.ronconi@ilgiorno.net