ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Rally sotto la pioggia. La sfida di Rachele e i 15 titoli di Andreucci

Pubblico e conferme per il pluricampione, mentre Mirabellini vince la gara. E la Somaschini fa correre la Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica.

Rally sotto la pioggia. La sfida di Rachele e i 15 titoli di Andreucci

Rally sotto la pioggia. La sfida di Rachele e i 15 titoli di Andreucci

Il Rally ha infiammato di passione l’autodromo per la gara conclusiva del campionato di quest’anno, andata in scena tra venerdì e ieri in mezzo a una fiumana di pubblico accorso con entusiasmo, nonostante l’uggia piovosa di inizio dicembre.

A vincere la gara è stato Andrea Mirabellini, mentre il Campionato Rally terra ha consacrato Paolo Andreucci (15 titoli nel palmarès per lui), e Andrea Crugnola si è aggiudicato il Campionato assoluto, anche se a Monza non ha potuto terminare le corse per via di un infortunio.

Il circuito monzese si è dimostrato all’altezza delle aspettative, nonostante qualche disagio. "Qualche ritardo è stato dovuto alle condizioni climatiche, che hanno impedito anche al pubblico di andare su sterrato e rimanere su asfalto – rende noto l’ufficio stampa – ma ci riteniamo soddisfatti innanzitutto di essere tornati a correre nel Parco, cioè nelle parti sterrate che fanno parte dell’autodromo, come il Serraglio, il Bosco bello e il terreno del parcheggio P8. Siamo stati attenti a non andare sui prati e a non recare alcun danno per l’ambiente. Una stagione positiva per il circuito, protagonista di competizioni importanti come Formula 1, Gt World challenge e Wec. Anche il Rally si è dimostrata una sfida vinta".

A fare breccia tra i tanti stand delle scuderie presenti nel paddock, è uno piccolino, quasi dimesso, ma carico di vita: si tratta di quello della Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica Ets, che espone confezioni natalizie con il libro “Correre per un respiro“ di Rachele Somaschini, il cui ricavato viene devoluto interamente per la ricerca. Somaschini è una giovane pilota di Rally - 29 anni per lei - che dalla nascita soffre di fibrosi cistica, una malattia genetica degenerativa che colpisce principalmente gli organi interni, rendendo dense le secrezioni e causando con ciò ad esempio il ristagno del muco che causa difficoltà respiratorie.

“Correre per un respiro“ è il progetto per la ricerca che il talento del Rally ha fatto nascere nel 2016, e con cui, grazie a tante raccolte fondi, ha già raccolto quasi 400mila euro. "Questo libro è autobiografico, parte dall’inizio di questa iniziativa, che ha coinciso con l’inizio per me delle corse – ha spiegato la pilota – Compendia la malattia, l’aspetto sportivo e la vita personale. Dentro ci sono le difficoltà, come il ricovero grave che ho avuto nel 2017, i problemi che reca nella vita di tutti i giorni questa patologia, ma c’è anche il racconto di tutto ciò che ho fatto, della mia passione per questo sport, spesso scontratasi con un ambiente maschile ostile, della mia amicizia con Angelica, anche lei affetta da questa patologia, che ora non c’è più, e che porto sempre con me".

Mentre parla ha addosso tutta l’adrenalina della competizione, ha appena concluso una prova con la sua Citroen C3.

"Questo è stato un anno positivo per me, il primo in cui ho fatto anche il Campionato europeo", dice soddisfatta. Dai suoi occhi si percepisce un’energia incredibile, un’elettricità che si porta dentro, di cui la corsa su gomma è soltanto un’estensione. Dietro al talento c’è una giovane donna piena di determinazione: nessuno per stereotipi di genere è riuscito a impedirle di coltivare il suo sogno, e nemmeno la malattia le ha impedito di tenere al volante la vita.