Quando prendersi cura di frutta e verdura aiuta l’integrazione

A Monza, la comunità si impegna a mantenere vivi gli orti urbani come punti di contatto con la natura, promuovendo la coltivazione e l'integrazione sociale attraverso visite guidate e laboratori con scuole e associazioni locali.

Quando prendersi cura di frutta e verdura aiuta l’integrazione

A Monza, la comunità si impegna a mantenere vivi gli orti urbani come punti di contatto con la natura, promuovendo la coltivazione e l'integrazione sociale attraverso visite guidate e laboratori con scuole e associazioni locali.

C’è la passione, ma anche la consapevolezza di quanto sia importante tenere vivo uno spazio di natura in città. "Il nostro obiettivo è avere un punto di contatto con qualcosa di naturale all’interno del quartiere – dichiara Gaia Crippa, una delle monzesi che si prendono cura dell’orto di via Luca Della Robbia, a Cederna –. Ognuno di noi è mosso da una grande passione per l’agricoltura e c’è anche chi è un vero e proprio esperto, come un professore del Mapelli, che è agronomo. Tra di noi facciamo dei turni in maniera tale che ogni giorno ci sia sempre una persona che passi a prendersi cura dell’orto, anche in estate". "Il frutto del nostro lavoro – prosegue – è la produzione di ortaggi e piante che usiamo per consumo personale, ma soprattutto quello di mostrare alla cittadinanza cos’è un orto, come funziona, come ce ne si prende cura. Soprattutto con i bambini". L’orto di via Della Robbia è, infatti, da sempre aperto per visite guidate destinate a famiglie e scuole del territorio, con collaborazioni attive anche con il Centro diurno disabili e una cooperativa che si occupa di minori. "Abbiamo un rapporto di intensa collaborazione soprattutto con la scuola d’infanzia Il Cartoccino – precisa l’agricoltrice –, ma anche le scuole medie e superiori del territorio vengono qui. Il nostro è un orto sinergico, in cui ai bancali di ortaggi (pomodori, cetrioli, zucchine, mais, pannocchie, fagiolini, fagioli, zucche) si affiancano fiori per impollinatori e piante perenni come salvia, rosmarino, lavanda, menta".

"I bambini – conclude –, amano soprattutto le erbe aromatiche che raccolgono di loro spontanea iniziativa. Tante volte poi ci capita che persone di origine marocchina ci chiedano la menta fresca per il the. Cederna è un quartiere multietnico dove questo orto, come tutta l’area qui intorno di via Luca Della Robbia con campo da calcio e area passeggio, contribuisce a creare un clima fertile per l’integrazione". Anche l’orto condiviso di via Adda è un laboratorio di socialità e integrazione, oltre che un’area di produzione agricola mica da ridere. Sviluppatosi in un’area attrezzata di circa 7.600 metri quadrati, oggi il grande terreno agricolo (gestito da un’esperienza di autogestione del Comitato Il Ciliegio) vede attive famiglie con bambini, coppie, persone singole, anziani, di cui molti hanno imparato le tecniche di coltivazione proprio grazie ai laboratori qui organizzati. Anche in questo caso, tante sono inoltre le attività con le scuole del quartiere.

A.S.