DARIO CRIPPA
Cronaca

Pronti lama, guanti e una corda. Lo stalker sotto casa della ex

Prima che potesse entrare in azione è stato riconosciuto e bloccato dai carabinieri

Pronti lama, guanti e una corda. Lo stalker sotto casa della ex

Prima che potesse entrare in azione è stato riconosciuto e bloccato dai carabinieri

Lui non aveva mai accettato che la loro relazione fosse finita. Non sopportava che la donna lo avesse ‘piantato”. E così passava il tempo a perseguitarla, ad appostarsi sotto casa, a pedinarla o peggio ancora a minacciarla. Un copione già visto, a volte con esiti drammatici. In questo caso, fortunatamente, non ci sono stati anche perché i carabinieri sono arrivati prima che la situazione potesse farsi pericolosa, e hanno anche trovato sulla macchina dell’uomo materiale sospetto.

L’epilogo nella serata andata in scena qualche sabato fa – il 19 settembre per la precisione – si è vissuto quando i carabinieri della Stazione di Biassono hanno arrestato un uomo italiano di quarantotto anni, residente a Monza, per aver violato il provvedimento di avvicinamento alla sua ex compagna, una trentacinquenne residente in Brianza.

L’arresto è stato possibile grazie all’intervento e al colpo d’occhio di una pattuglia dell’Arma che, durante normale un servizio di prevenzione dei reati e controllo del territorio, si è imbattuta nell’auto dell’uomo mentre si aggirava nei pressi dell’abitazione della vittima. E ha capito che c’era sotto qualcosa. La donna aveva infatti presentato già diverse denunce proprio presso la Stazione dei carabinieri di Biassono nei confronti dell’ex fidanzato: e aveva raccontato come quest’ultimo, non accettando la fine della loro relazione sentimentale, aveva ripetutamente messo in atto comportamenti molesti e minacciosi nei suoi confronti: appostamenti sotto casa, pedinamenti giornalieri, oltre a numerose telefonate e messaggi minatori. Una situazione preccupante che aveva portato all’attivazione della procedura del “Codice Rosso”, dopo la quale la Procura della Repubblica di Monza aveva richiesto con urgenza e ottenuto da parte del Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, nonché ai luoghi che lei abitualmente frequentava.

E così quando quella sera la pattuglia dei carabinieri, nel transitare nelle immediate vicinanze dell’abitazione della donna, ha incrociato un’autovettura con a bordo un uomo, i militari hanno immediatamente riconosciuto il veicolo: era esatamente lo stesso di cui aveva parlato loro la vittima in quanto in uso all’ex compagno. E così i carabinieri, dopo un breve inseguimento, hanno fermato il veicolo poco distante proprio dall’abitazione della donna. A bordo del mezzo è stato identificato il quarantottenne, il cui volto era peraltro ben noto ai militari. E nel corso della perquisizione del veicolo, sono stati rinvenuti un paio di guanti, una porzione di lama in acciaio da taglierino, priva del manico e una fune in tessuto di circa 170 centimetri. Tutto sottoposto a sequestro che ha insospettito i militari, che infatti lo hanno posto subito sotto sequestro.

Il quarantottenne è stato dichiarato a questo punto in arresto e trattenuto presso le camere di sicurezza del Comando provinciale carabinieri di Monza in via Volturno. Dell’arresto è stata data immediata comunicazione al sostituto procuratore di turno della Procura della Repubblica di Monza, che ha disposto la presentazione dell’indagato all’udienza in tribunale con rito direttissimo, all’esito dl quale il giudice monocratico ha convalidato l’arresto.

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