
Il truck delle pizze e Nico Acampora
Monza, 15 agosto 2020 - Una pizza a forma di cuore e il viaggio fino al rinfresco sul truckfast dei ragazzi di Nico Acampora. Una coppia di Gorgonzola, entrambi infermieri, ingaggia PizzAut per le proprie nozze. Cerimonia fissata a fine settembre, segreta l’identità dei fidanzati che non vogliono il clamore mediatico che accompagna sempre la comitiva.
Una scelta che apre un nuovo filone per l’impresa nata da un’idea dell’assessore-educatore, padre di un bimbo autistico, come gli altri ragazzi ai quali ha dato un lavoro e soprattutto una prospettiva. Dopo il successo della Dpcm servita direttamente al premier Giuseppe Conte, a Roma, a luglio, la pizzeria dell’inclusione si butta nel campo delle cerimonie. Prima del matrimonio, però, il team dovrà pensare alla festa di laurea di una giovane che ha deciso di servire ad amici e parenti le loro prelibatezze. Sarà la prima volta, il lockdown ha cancellato una serie di prenotazioni: "Ci avevano chiamato per comunioni e cresime. Abbiamo tanti amici, dalla Brianza all’hinterland", dice commosso il fondatore.
In Internet non si ferma la raccolta fondi che fa andare avanti la ditta, "siamo vicini alla soglia psicologica dei 100mila euro", ricorda Acampora, che è riuscito a costruire tutto dal nulla proprio grazie al passaparola in Rete. Obiettivo, "offrire un futuro a tanti giovani che non ne avevano". "Un’esperienza che ha cambiato la nostra vita", ripetono le famiglie orgogliose del percorso fatto sin qui. Un anno fa, il servizio a Palazzo Madama per un centinaio di senatori è stata la chiave di volta di un progetto nato per sconfiggere il pregiudizio con l’aiuto del Web e della televisione.
Il passaggio a “Tù sì que vales” su Canale 5 si è rivelato essenziale per il sodalizio che dal 2017 ha imbarcato sostenitori e fondi, riuscendo a realizzare il sogno dell’autonomia. Giorno dopo giorno, il marchio si è ritagliato un posto al sole nel panorama nazionale e anche adesso che il Covid ha rimandato l’inaugurazione del primo ristorante, a Cassina, e i ragazzi sono saltati sul bus che gira a chiamata, i clienti fanno a gara per mangiarsi la pizza più solidale d’Italia. Per aggiungersi alla lista bisogna scrivere una e-mail all’indirizzo prenotazioni@pizzaut.it e il camper arriverà.