
Tre nuovi serbatoi per l’ossigeno nell’Asst. Mossa logistica dell’Azienda per aumentare la capacità di stoccaggio ed erogazione e rispondere alla domanda di rifornimento esplosa con il Covid.
Ad aprile, l’intervento aveva interessato Vimercate con la posa di un secondo deposito, ora il resto dei presidi. A Carate, l’impianto - con una capienza di 3.000 litri - è vicino alla centrale termica, la tecnologia permette performance superiori a quelle del passato.
Lo stesso vale per la cisterna di Giussano realizzata in un’area ricavata appositamente vicino al monoblocco ospedaliero, con una disponibilità di 1.900 litri.
Il nuovo sistema sostituisce quello attuale, ormai obsoleto. L’investimento ha riguardato anche il presidio di Seregno, dove il serbatoio ha sempre una portata di 1.900 litri. È stato sistemato nei pressi della centrale tecnologica utilizzata per il teleriscaldamento. Anche qui il nuovo impianto sostituisce quello vecchio, non più all’altezza.
Le strutture sono state pagate da Sapio, fornitore dell’ossigeno, mentre l’Azienda ha provveduto alle opere edili per 7mila euro.
Gli interventi arrivano al termine di una settimana che ha registrato un calo costante dei malati in reparto.
Ieri, i casi Covid erano 130 (-5) , dei quali 117 a Vimercate (52 gravi, in assistenza respiratoria), mentre a Carate restano gli ultimi 13 e un piano dei due convertiti all’emergenza è già pulito.
I nuovi positivi vengono trasferiti direttamente in via Cosma e Damiano. Si riduce anche il personale contagiato, in malattia ci sono 25 fra medici, infermieri e Oss (13 a Vimercate).
Barbara Calderola