
Ha fatto scoprire alla città l’altro volto della pubblica amministrazione. Sarà pure un burocrate per il ruolo che ricopre, ma...
Ha fatto scoprire alla città l’altro volto della pubblica amministrazione. Sarà pure un burocrate per il ruolo che ricopre, ma il commissario prefettizio Alfonso Terribile (foto) si è dimostrato concreto e anche molto attaccato alla città. In pochi mesi di permanenza a Desio, dopo lo scioglimento del Consiglio comunale avvenuto a gennaio, non ha tradito le aspettative. Ha pensato allo sviluppo della città e alle sue necessità. "Sono contento – ha dichiarato ieri congedandosi -, Desio ha il sindaco che merita. Espressione diretta dei suoi cittadini. Ovviamente sono anche triste perché vado via. Lascio una bella città, dove ho trovato tante persone di valore, un territorio vivo, dinamico, frizzante. Quello che ho fatto lo devo alle persone che ho trovato qui in municipio. Mi hanno davvero supportato per cercare di agire nel modo migliore". In realtà che non fosse un semplice commissario “dovuto per legge”, si era capito fin dal suo arrivo.
Ha subito inteso il suo ruolo come servizio alla città: "Mi impegnerò – aveva dichiarato presentandosi – affinché il sindaco che si insedierà qui in municipio non debba subito fare i conti con problemi rimasti irrisolti. Ho subito incontrato gli uffici, mi sono già fatto un’idea dei temi importanti e delle priorità". Il resto era venuto di conseguenza. Lui, per primo, aveva convocato una cabina di regia per dare una strigliata sul tema della metrotranvia che tanto ha fatto disperare i cittadini nel corso degli anni. Di più: ha capito l’opportunità di avere un forno crematorio in città, con iter avviato dall’amministrazione Gargiulo e con passaggi già fatti in Regione Lombardia, ha fatto di tutto per rispettare le tempistiche e dare attuazione agli adempimenti per non perdere questa possibilità. Ha dato continuità a progetti, ha incontrato persone, ha lavorato gomito a gomito con la struttura. "Ho svolto il lavoro di un sindaco – commentava ridendo al passaggio di consegne -, che in realtà non farei mai. È tuttavia bello perché si tratta di dare risposte ai bisogni dei cittadini. Ho agito cercando di fare del mio meglio. Auguro al sindaco di poter continuare a lavorare nel migliore dei modi".
G.G.