ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

Donatella, la regina della pet therapy in Brianza

La titolare del Centro cinofilo Le Robinie da vent’anni si occupa con amore di disabili, anziani e bambini con i suoi cani

La dog trainer Donatella Pascutti con i bimbi malati

Cesano Maderno (Monza) -  Ne ha portati a disabili, bambini malati, anziani, studenti. Ne ha portati una valanga, negli ultimi vent’anni. Tanto da diventare un po’ la regina della Pet Therapy in Brianza. "Dovunque andiamo con i nostri cani, portiamo un sorriso", racconta Donatella Pascutto, titolare del Centro cinofilo Le Robinie di Cesano Maderno. Una dog trainer professionista, con certificazione europea, che della terapia attraverso gli amici a quattro zampe ha fatto una missione di vita. Tanto da sposare come volontaria, insieme alla figlia Veronica Crippa, il progetto dell’associazione Insieme per Fily per i bambini ricoverati all’Istituto dei tumori di Milano. "Quando il responsabile Antonio Finocchio mi ha detto di questa idea non ci ho pensato un attimo, io e Veronica andiamo ogni 15 giorni in Istituto con il nostro barboncino, il chihuahua e i labrador e incontriamo i bambini ricoverati. È sempre una grande emozione. Poi abbiamo sposato in pieno tutti i progetti dell’associazione, perché lo merita".

Un impegno che, da vent’anni, porta avanti ovunque ci sia l’opportunità. Per divulgare sempre più i benefici della simbiosi cane-persona: "Il primo fu nel 2000 per il centro socio educativo di Seregno – ricorda – e da allora non ci siamo praticamente mai fermati, Covid a parte. Ho fatto progetti negli asili nidi, nelle materne, nelle elementari, poi in case di riposo, hospice, ospedali". Sempre con i suoi adorati “Fido” in prima linea: "I benefici della Pet therapy sono sotto gli occhi di tutti coloro che partecipano e assistono, c’è un contatto diretto, e una risposta immediata, tra cane e persona, che aiuta il bambino, l’anziano, il disabile. Una carezza, un gioco con la pallina, la spazzolatura, sono tutti gesti e piccoli esercizi, in gran parte spontanei, che danno grandi benefici dal punto di vista psicologico, anche per un percorso di riabilitazione". Chiaramente, non è un “lavoro” per tutte le tipologie di cane: "Labrador, Golden, barboncini, sono sicuramente i più adatti perché intelligenti e docili, mentre altre razze più esuberanti non vanno bene".

In ogni posto è sempre festa: "Non solo per gli utenti o pazienti ma anche per il personale e l’intera struttura: tra coccole, carezze, complimenti, è sempre una grande accoglienza". Energia per continuare nella sua avventura, che adesso vuole andare oltre, per ampliare i benefici della pet therapy: "È stato creato un Dipartimento Etico per la sezione Cinofilia di Opes, che è un ente di promozione sportiva, e io sono responsabile per la Lombardia e il Nord Italia: l’idea è quella di creare dei corsi per formare sempre più conduttori di cani alla pet therapy e anche in ambito sportivo, verso le persone con disabilità. È un progetto molto grosso, con una parte teorica e una pratica, in cui credo molto".