
“Perfetti sconosciuti“ al Manzoni. Le nostre vite segrete alla ribalta
Venerdì e sabato alle 21 e domenica alle 16 riprende la grande prosa del Teatro Manzoni che, come primo spettacolo del nuovo anno, ospita l’attesissimo “Perfetti sconosciuti“. È l’adattamento teatrale dell’omonimo film di Paolo Genovese del 2016, campione di incassi, vincitore di David di Donatello, Nastro d’argento, Globo d’oro e Ciak d’oro e nel Guinness dei primati come film con più remake nella storia del cinema, ben 25, dalla Spagna, agli Emirati Arabi, alla Cina.
È lo stesso Paolo Genovese a firmare l’adattamento teatrale e la regia teatrale di questa commedia che vede in scena un cast d’eccezione: Paolo Calabresi (Rocco), Valeria Solarino (Eva), Dino Abbrescia (Lele), Lorenza Indovina (Carlotta), Marco Bonini (Cosimo), Alice Bertini (Bianca), Massimo De Lorenzo (Peppe). Come nel film, anche nella pièce teatrale durante una cena un gruppo di amici decide di fare un “gioco della verità“ mettendo i propri cellulari sul tavolo, per condividere pubblicamente messaggi e telefonate. Verranno così alla luce i loro segreti più profondi. "Sì, perché – sottolinea lo stesso Genovese – tutto parte dall’assunto comune che ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata ed una segreta. Un tempo quella segreta era ben protetta nell’archivio della nostra memoria, mentre oggi è custodita nelle Sim dei nostri cellulari. Cosa accadrebbe se veramente quella minuscola schedina si mettesse a parlare, rivelando tutte le nostre conversazioni e relazioni?". Ovviamente ne succederebbero di tutti i colori: smascheramenti di intrallazzi e sotterfugi tenuti gelosamente nascosti che diventano occasione di litigi, nuove bugie, per poi coprire quelle storiche. Il risultato è una brillante commedia sull’amicizia, sull’amore e sul tradimento, che porterà quattro coppie di amici a confrontarsi e a scoprire di essere "perfetti sconosciuti". Il film ben si presta ad essere trasposto a teatro. La stagione del teatro Manzoni propone un’offerta artistica e culturale variegata. "In particolare – osserva la direttrice artistica Paola Pedrazzini – dopo il successo dello scorso anno della casa di produzione “Nuovo teatro“ con “Mine vaganti“, ho pensato di riproporla con “Perfetti sconosciuti“. Paolo Genovese, come Ferzan Özpetek, è lo stesso regista e sceneggiatore del film che ne ripropone la trasposizione teatrale. In genere non mi entusiasmano queste operazioni, ma in questo caso, come in “Regalo di Natale“ di Pupi Avati, l’unità di tempo e di luogo ben si adattano al teatro". Biglietto intero da 17 a 30 euro.