Pedemontana, appello a Draghi: "Quell’autostrada non è green"

Lettera di ambientalisti e comitati al premier e al ministro Cingolani

Una vecchia manifestazione contro l’arrivo delle ruspe

Una vecchia manifestazione contro l’arrivo delle ruspe

Monza, 15 ottobre 2021 - «L’autostrada Pedemontana non è green". Lo scrivono una ventina di associazioni ambientaliste e di liste civiche brianzole, che hanno scelto di tornare in campo dopo la doccia fredda del via libera del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani al maxi cantiere. Un semaforo verde che si è rivelato determinante per ottenere il finanziamento di mezzo miliardo di euro dalla Bei, la Banca europea degli investimenti, e quindi sbloccare il cantiere, fermo a Lentate sul Seveso dopo l’ultimo taglio del nastro di cinque anni fa sulla tratta B1 (Lomazzo-Lentate). Ora i lavori ripartono: tra un anno è prevista la posa della prima pietra sulle tratte B2 e C, per prolungare l’autostrada fino a Vimercate entro il 2025.

Per scongiurare il ritorno delle ruspe, gli ambientalisti hanno deciso di scrivere una lettera e chiedere un incontro al premier Draghi e al ministro Roberto Cingolani, ai quali intendono dimostrare che l’autostrada è tutt’altro che un progetto ecologico. A firmare l’appello sono l’Associazione Colli Briantei, Alternativa Verde Desio, i circoli Legambiente Gaia Usmate e Velate, Laura Conti Seveso e Seregno, Seveso Futura, il Coordinamento No Pedemontana, il Comitato Ambiente Bovisio Masciago, Casa della Sinistra Seregno, Sinistra e Ambiente Meda, Impulsi Sostenibilità e Solidarietà Meda, ImmaginArcore, Gruppo Acquisti Solidali GAS Vitale Arcore, Passione Civica per Cesano Cesano Maderno e Un Parco per Bernareggio. Gli ambientalisti parlano di un "ribaltamento della realtà".

"A sorprendere - scrivono - sono state le inusuali motivazioni di sostegno all’autostrada, utilizzate dal Ministero. Un’opera non connotata da elementi innovativi e incompatibile con l’ambiente è stata trasformata in intervento meritorio di appartenere alla transizione ecologica". Non solo: "Di quest’autostrada le tratte A e B1 e le tangenziali di Como e Varese finora realizzate e già in esercizio hanno comportato l’esborso di 1,2 miliardi di denaro pubblico ma le percorrenze sono ben lontane da quelle inizialmente preventivate (22mila veicoli giorno invece dei 60mila ipotizzati). Il bilancio è poi disastroso per l’ambiente con lo sventramento del Bosco della Moronera a Lomazzo, il dimezzamento di quello della Battù a Lazzate e con terreni agricoli distrutti o frazionati. Delle previste compensazioni ambientali, alcune non sono ancora state realizzate, altre sono state ridotte o snaturate".

La costruzione delle due successive tratte, la B2 e la C (la D è stata stralciata e si sta studiando una soluzione ridotta) "insisterebbe su un territorio fortemente urbanizzato, con il rischio che comporta l’attraversamento delle aree della B2 ancora contaminate dalla diossina del disastro Icmesa del 1976 a Meda, Seveso, Cesano Maderno, Bovisio Masciago e con un progetto di bonifica insufficiente e al risparmio già approvato". Inoltre , sottolineano gli ambientalisti, sulle tratte B2 e C, la Pedemontana distruggerebbe superfici verdi e boscate, anche di pregio e coperte da tutele all’interno di parchi (PLIS GruBria, Parco Regionale Valle Lambro, PLIS Colli Briantei, PLIS della Molgora e PLIS del Rio Vallone, ora raggruppati nel Pane). «Un disastro per l’ambiente che nessuno può negare se si considera che l’autostrada non produce soluzioni reali ai problemi viabilistici per i quali è stata pensata ormai decenni fa", si legge nella lettera. Anzi: "Il pedaggiamento di una arteria frequentata prevalentemente per il traffico di breve e media percorrenza comporterà il travaso di questo movimento di auto sul sistema viario locale, esattamente il contrario di quanto viene affermato per giustificare l’avanzamento dell’opera". Scelte simili, concludono gli ambietalisti rivolgendosi direttamente a Cingolani, "si pongono fuori della tanto evocata “transizione ecologica”, obiettivo che il suo Ministero dovrebbe perseguire con impegno e costanza".