BARBARA CALDEROLA
Cronaca

"Pazienti troppo aggressivi". Ad Arcore la nuova dottoressa se ne va

La decisione è maturata dopo una sola settimana di servizio, restano a piedi 1.700 utenti. Ma il sindaco annuncia una svolta

Il sindaco Maurizio Bono

Arcore (Monza) -  Pazienti aggressivi, a parole, e pressing eccessivo, la dottoressa ad Arcore lascia dopo una sola settimana di servizio. Non era un incarico provvisorio, "ma la sostituta di uno dei medici di famiglia che se ne sono andati fra il 2021 e il 2022", spiega il sindaco Maurizio Bono. Era stato lui a fare allestire l’ambulatorio a Bernate per lei, "in un spazio riservato della scuola elementare per fare decollare il servizio nel migliore dei modi", in attesa che la specialista trovasse un eventuale studio proprio.

Sembrava la fine di un incubo e che tutto potesse ricominciare sotto i migliori auspici per 1.700 malati dei 5mila scoperti in città, "ma non avevamo fatto i conti con certe persone decisamente esagerate – dice il primo cittadino – e ora ci ritroviamo daccapo". La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la lite per una ricetta "pretesa a dispetto del fatto che il medico non conoscesse il caso. Alla richiesta di visita, c’è stata una reazione sopra le righe". Prima le lamentela si erano concentrate sulla mancanza "di una segretaria alla quale chiedere prescrizioni. Semplici problemi organizzativi legati all’avvio dell’attività, ma il livello di intolleranza è troppo alto. Senza questi eccessi oggi avremmo la dottoressa". E invece è stato divorzio e i 1.700 iscritti sono stati costretti a rivolgersi di nuovo alla guardia medica a Cascina del Bruno, "per tutti un brusco ritorno all’emergenza".

All’orizzonte però si apre uno spiraglio. "Non è ancora ufficiale, ma mi risulta che sei medici fra i giovani partecipanti al concorso abbiano scelto Arcore come prima sede: tutte donne. Se fosse confermato – dice Bono – il caos sarebbe finito: sotto la loro egida ritroverebbero assistenza tutti i nostri ‘orfani’". In previsione dei nuovi arrivi il Comune ha predisposto un terzo ambulatorio "chiuso per il momento" ad Arcore Sud, "in via Margherita Hack alle Torri Devero".

«Cerchiamo di appianare tutte le difficoltà che possono sorgere e di iniziare nel migliore dei modi il rapporto con i professionisti. Con Ats il canale è aperto sin dallo scoppio della crisi, fra pensionamenti e trasferimenti abbiamo perso quattro camici in sei mesi. Siamo corsi ai ripari con gli specializzando al lavoro nella frazione – conclude il primo cittadino – ma all’Azienda non abbiamo mai smesso di chiedere una soluzione definitiva. Speriamo sia la volta buona".