Passeggiata nel lago Utilità e bellezza Viaggio alla scoperta del Parco dell’acqua

Folla di curiosi all’open day del cantiere dell’oasi tra Sulbiate e Aicurzio. Un’area anti-alluvioni di 52mila metri quadrati: già eseguito il 30% dei lavori.

Passeggiata nel lago  Utilità e bellezza  Viaggio alla scoperta  del Parco dell’acqua

Passeggiata nel lago Utilità e bellezza Viaggio alla scoperta del Parco dell’acqua

di Barbara Calderola

Scarponcini e curiosità per l’oasi che sta prendendo forma fra Aicurzio e Sulbiate: ieri porte aperte al cantiere della terza infrastruttura anti-alluvione che vedrà la luce nel Vimercatese, dopo le due precedenti ad Arcore e tra Bernareggio, Ronco e Carnate. Anche questa è firmata BrianzAcque. Un’altra opera di ingegneria idraulica "contro il cambiamento climatico e i rischi che comporta", dice il presidente Enrico Berci che ha dato il via libera alle visite guidate "per toccare con mano lo stato di avanzamento lavori al nuovo Parco dell’Acqua: siamo al 30%". E il pubblico non si è fatto pregare. Con uno sforzo di immaginazione i partecipanti sono riusciti a ‘vedere’ in anticipo la riserva cominciata con l’ampliamento della vecchia vasca di laminazione che aggiungerà il biolago. Obiettivo, "evitare le inondazioni della Provinciale 177 e di Cascina Cà", ricorda ancora il presidente. Al cantiere sono arrivati l’assessore all’Ambiente di Sulbiate Matteo Dosso e la sindaca Carla Della Torre: "In tempi di siccità non mancano le bombe d’acqua che finora hanno mandato in crisi l’intera area – le parole della sindaca –: non si contano i camion che abbiamo dovuto recuperare dopo essere finiti a mollo. Il progetto realizzato con i proventi delle bollette è un fiore all’occhiello per tutta la zona". Ed è anche il terzo importante investimento che la società fa in Brianza Est, il primo ad Arcore nel 2021, un ettaro di riserva per 650mila euro di costo; il secondo al Ctl3 Bernareggio-Ronco-Carnate, 26mila metri per 2,26 milioni di euro, e il terzo, il più grande, questo, di 52mila metri, per 6 milioni di spesa.

I Parchi dell’Acqua, ai quali la Regione assicura un contributo, si basano su un binomio che coniuga utilità - scongiurare gli allagamenti - e bellezza. È nato tutto dall’idea di creare un’area umida, l’habitat giusto per avifauna e anfibi e per specie arboree circondata da panchine, sentieri, isole relax, giochi d’acqua per bambini, percorsi ciclopedonali e una vegetazione tipica del paesaggio brianzolo: zone boschive, filari, prati, alberi solitari.