A Pasqua l’agnello non si mangia: si adotta (a distanza). La proposta di Enpa a Monza

L’ente propone una raccolta fondi per sostenere gli ovini accolti nel rifugio di via San Damiano. E per chi non sa rinunciare al capretto a tavola c’è la versione da pasticceria che non sacrifica animali

Le volontarie dell’Enpa con i capretti e gli agnelli che vivono nel canile di Monza

Le volontarie dell’Enpa con i capretti e gli agnelli che vivono nel canile di Monza

Monza – Per Pasqua capretti e agnelli non cercateli nel piatto, ma vivi e sani accanto alle loro mamme. Anzi, sosteneteli adottandoli a distanza. Questa l’originale campagna promossa dall’Ente nazionale protezione animali di Monza per dissuadere le persone dal mangiare capretto e agnello per le ormai imminenti feste di Pasqua, risparmiando al mattatoio migliaia di cuccioli. Enpa invita i cittadini ad aiutarli attraverso il progetto della “Famiglia a distanza”, che permette di sostenere le spese per quegli animali accolti nel rifugio di via San Damiano e che, difficilmente, trovano una sistemazione. Proprio come i capretti che vivono nel canile di Monza: si chiamano Bon, Jack e Peggy. Sono nati poche settimane proprio nella sede dell’Ente nazionale protezione animali di Monza dove erano state trasferite le loro mamme già gravide.

Da qui l’idea di sensibilizzare i brianzoli a vivere una Pasqua etica, decidendo quindi di adottarli a distanza. Tra gli ovini Bon, Jack e Peggy non sono i soli che cercano famiglia: ci sono anche capre e caproni già adulti che possono essere sostenuti e amati attraverso il progetto delle “Famiglie a distanza". Un gesto concreto che vedrà anche il rilascio di un attestato di adozione (per informazioni inviare un’email all’indirizzo adozioni.distanza@enpamonza.it).

Ma Enpa quest’anno ha anche deciso, per coloro che comunque il capretto e l’agnello lo vogliono in tavola, di servirlo in versione da pasticceria. Nel prossimo fine settimana (sabato 23 e domenica 24 marzo) i volontari saranno presenti in centro con un banchetto in via Italia dove sarà possibile acquistare i dolci pasquali che salvano, a loro volta, gli animali da atroci destini, in versione classica, senza canditi e vegana. Al banchetto quest’anno ci saranno anche le uova di Pasqua, ma in versione piatta, al cioccolato fondente e fondente con granella. "Le tradizioni, nel nostro Paese, sono dure a morire – ricorda Giorgio Riva, presidente dell’Enpa –. Anche se rispetto al passato c’è stata una diminuzione sono ancora tanti gli animali uccisi giovanissimi per finire sulle tavole del pranzo pasquale: piccoli di agnello e capretto, a pochi mesi di vita, dopo essere stati strappati prematuramente alle loro madri imboccano la via dei mattatoi, dove molto spesso arrivano al termine di viaggi allucinanti, anche perché più della metà degli animali macellati in Italia, ormai, proviene dall’estero".

E per cercare di sensibilizzare ancora di più i brianzoli a scegliere un menù diverso l’Enpa di Monza ha realizzato e diffuso in rete un video molto diretto e cruento dove accanto alle costolette e alla carne si sente come sottofondo il pianto di capretti e agnelli strappati alle mamme per essere macellati.