"Ci sacrifichiamo per gli animali". Enpa, un esercito di 200 volontari

Il presidente monzese Giorgio Riva racconta cosa comporta decidere di impegnarsi con l’associazione

"Ci sacrifichiamo per gli animali". Enpa, un esercito di 200 volontari

"Ci sacrifichiamo per gli animali". Enpa, un esercito di 200 volontari

"Diventare volontario dell’Enpa significa sacrificarsi. Significa rinunciare a parte del proprio tempo libero per dedicarsi a una causa nella quale si crede profondamente. Significa rinunciare a una serata in famiglia, a una partita a calcetto con gli amici, a una trasferta domenicale con la fidanzata". A parlare è Giorgio Riva, presidente dell’Enpa di Monza che sulle pagine social ha lanciato la campagna per trovare nuovi volontari. Ad oggi sono circa 200 i volontari che operano nel rifugio di via San Damiano e accanto allo zoccolo duro degli storici, c’è un costante turnover di persone che decidono di dedicare parte del proprio tempo libero alla cura degli animali. Ma, come ricorda Riva, fare il volontario all’Enpa non è una passeggiata. "Non siamo un’associazione privata; siamo un ente con precisi compiti nei confronti dei Comuni che con la stipula delle convenzioni in parte sostengono i costi delle nostre attività".

Riva ricorda che la struttura di Monza è aperta 7 giorni su 7, perché non ci sono orari e ferie per chi lavora a contatto con gli animali. "Quello che chiediamo ai nostri volontari è serietà: noi la forniamo e la richiediamo. Non è previsto un corso di formazione. La persona viene affiancata da un volontario esperto. C’è un periodo di prova che dura 3 mesi. Ma non è una prova per noi, ma proprio per l’aspirante volontario, per capire se il servizio di volontariato nel nostro rifugio fa per lui o per lei. Altrimenti è inutile continuare".

Il volontario deve avere più di 18 anni e garantire almeno un impegno di 4 ore continuative a settimana. I turni vengono organizzati sul mattino (dalle 9 alle 13) e sul pomeriggio (dalle 14.30 alle 18.30). "Si può indicare la preferenza e con che tipo di animale si vorrebbe interagire, ma non è garantito il soddisfacimento della richiesta. I turni, e quindi i compiti, vengono organizzati e se per quel giorno, per esempio, siamo al completo al gattile il volontario che aveva espresso la volontà di lavorare con gatti viene dirottato al canile o magari nel settore degli altri animali quali cavalli, pony, capre, pecore, criceti, tartarughe, volatili". Ma fare il volontario in Enpa non comporta solo la fase puramente a contatto con gli animali. "I volontari servono anche ai banchetti che organizziamo sul territorio, nelle attività del progetto delle famiglie a distanza e durante gli eventi".

E il ricordo va subito alla grande festa organizzata domenica con il rifugio aperto e la tradizionale benedizione degli animali che ha visto l’arrivo di centinaia di famiglie. "È stato meraviglioso vedere così tanti bambini e giovani. Il nostro impegno di sensibilizzazione sta portando risultati". Volontari che sono un elemento importante e prezioso di Enpa Monza e verso i quali Riva nutre tanta stima. "Naturalmente cerchiamo di andare incontro alle necessità delle persone. Se un volontario lavora su turni la disponibilità viene organizzata di settimana in settimana. Purtroppo sempre più spesso ci sono persone che considerano il volontariato come un riempitivo. Poi quando arriva quel qualcosa che riempie quel tempo libero che loro dedicavano agli animali abbandonano il servizio".

Chi vuole diventare volontario può inviare un’email a a info@enpamonza.it