
di Stefania Totaro
Quattro richieste di condanna fino a 4 anni e 8 mesi di reclusione per gli ultimi imputati nell’operazione di ‘ndrangheta “Disco Italia” scattata cinque anni e mezzo fa.
Era il novembre 2015 quando i carabinieri del nucleo investigativo di Milano hanno eseguito 9 ordinanze di custodia cautelare in carcere, indagato altre 14 persone a piede libero ed eseguito 22 perquisizioni domiciliari in un’inchiesta della Direzione Investigativa antimafia che ha preso il nome dal locale di Cesano Maderno "di cui gli indagati volevano acquisire il controllo e la gestione" nel marzo 2014, quando venne bersagliata con sette colpi di pistola l’auto di un socio della discoteca.
Al centro delle indagini, la famiglia calabrese dei Cristello, originaria di Mileto (Vibo Valentia), da anni attiva in Brianza.
Fra le accuse associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, tentato omicidio, lesioni personali aggravate, spaccio di cocaina, detenzione e porto abusivi di arma da fuoco.
Per le accuse più pesanti gli imputati sono già stati processati in un lungo iter che ha visto anche la Corte di Cassazione annullare con rinvio le condanne della Corte di Appello di Milano. Davanti al Tribunale di Monza sono rimasti cinque imputati per episodi minori, dalla cessione di cocaina, alla detenzione e porto abusivi di arma da fuoco, al favoreggiamento personale.
Ieri il pm Alessandro Pepè ha chiesto quattro condanne: la maggiore, a 4 anni e 8 mesi di reclusione per una donna imputata in merito a una pistola; poi quelle a 4 anni, 3 anni e 1 anno per altrettanti imputati per cessioni di sostanze stupefacenti, mentre ha chiesto di non procedere per l’imputato di favoreggiamento.
Gli imputati contestano le accuse, le arringhe difensive il 27 settembre. A finire in manette nel 2015 erano stati la 50enne Domenica “Mimma” Cristello, suo marito 48enne Stefano Zibra e il figlio Stefano di 26 anni.
Domenica è la sorella di Rocco Cristello, assassinato a colpi di pistola la sera del 27 marzo del 2008 davanti alla sua abitazione di Verano Brianza. Insieme con loro, in carcere erano stati condotti anche i nipoti di Rocco Cristello, i fratelli di 19 e 21 anni Emanuele e Simone Cristello, figli di Umberto che era stato arrestato a Mariano Comense (Como) il 12 settembre 2012.
E pure un cugino di Rocco Cristello, il 40enne Valeriano Siragusa chesarebbe stato indicato dal collaboratore di giustizia Antonino Belnome come il prossimo reggente della cosca a Seregno e che in questa indagine viene indicato come a capo dell’associazione che ogni 15 giorni acquistava un chilo di cocaina da spacciare fra Seregno e Desio.