Monza e Brianza - Dopo 75 anni, un'opera d'arte trafigata dalla Gestapo verrà restituita agli eredi dei proprietari. E questo grazie al lavoro dei Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Monza, con la preziosa collaborazione dell’Holocaust Claims Processing Office di New York e Federal Bureau of Investigation (FBI).
L'opera, un disegno attribuito all’artista emiliano Giacomo Cavedone (Sassuolo 1577 – Bologna 1660), realizzato a gessetto su due lati e intitolato “A Study of a Priest Holding a Book” (recto) e “A Study of the Standing Figure of a Young Soldier” (verso), fu sequestrato da Villa Feldmann a Brno il 15 marzo 1939, poi venduto a un’importante casa d’aste londinese nel 1946, acquistato in seguito da un mercante d’arte finlandese e da uno veneziano poi. Riemerso infine sul mercato dell’arte, è stato individuato qualche mese fa dal personale dell’Holocaust Claims Processing Office di New York e recuperato grazie al pronto intervento dei militari specializzati TPC in collaborazione con il Federal Bureau of Investigation.
L’opera di Cavedone, insieme ad altre settecento appartenenti alla collezione di disegni di antichi maestri del dottor Arthur Feldmann, era custodita in una casa privata a Brno. Nella primavera del 1939 l’abitazione fu confiscata dalla Geheime Staatspolizei che, secondo quanto è stato possibile ricostruire, trasformò lo stabile in alloggi per i soldati. Secondo le deposizioni di diversi testimoni, l’intera collezione di disegni, che si trovava nella villa, vi rimase anche dopo lo sfratto dei proprietari, ma il destino della maggior parte delle opere della collezione non è del tutto noto.
Nel 1942, il Museo provinciale della Moravia a Brno acquistò dalle autorità tedesche 135 di quei disegni, che vennero poi restituiti agli eredi nel 2005. Nei prossimi giorni, grazie all’intermediazione di una casa d’aste inglese, questo disegno tornerà nelle mani dei nipoti del dottor Arthur Feldmann.