Omicidio Vivacqua a Desio, assolti definitivamente Diego Barba e Salvino La Rocca

Erano ritenuti i presunti mandante ed intemediario dell'omicidio del "Berlusconi di Ravanusa" trapiantato in Brianza

Omicidio Vivacqua (Brianza)

Omicidio Vivacqua (Brianza)

Desio (Monza Brianza), 4 Luglio 2022 - A dieci anni e mezzo dal fatto e dopo sei anni di processi, diventa definitiva la sentenza di assoluzione per i presunti mandante e intermediario dell'omicidio di Paolo Vivacqua. La Corte di Cassazione ha infatti dichiarato inammissibile il ricorso della Procura generale di Milano, che aveva voluto far scattare il settimo giudizio sulla vicenda, il terzo davanti ai giudici supremi. Il "Berlusconi di Ravanusa", "rotamat" siciliano trapiantato in Brianza, fu ammazzato il 14 novembre 2011 con 7 colpi di pistola nel suo ufficio di Desio.

La Corte di Assise di Monza aveva condannato a 23 anni di reclusione Diego Barba (imputato come mandante dell'assassinio insieme alla moglie della vittima Germania Biondo, già assolta ormai definitivamente) e Salvino La Rocca, ritenuto intermediario tra il mandante e gli esecutori materiali del delitto, Antonino Giarrana e Antonino Radaelli, condannati all'ergastolo dai giudici monzesi e già in carcere per il successivo omicidio della consuocera di Vivacqua, Franca Lojacono, accoltellata alla gola in auto nel box della sua abitazione per farsi dire dove Vivacqua teneva una grossa somma in contanti. La Corte di Assise di Appello ter ha deciso di assolvere Barba e La Rocca e di togliere l'aggravante della premeditazione per Giarrana e Radaelli facendo scendere la pena a 25 anni, che ora è ancora scesa di un anno diventando a 24 anni di reclusione.