Omicidio Bovisio Masciago, una famiglia distrutta dal gioco d'azzardo

La vittima aveva chiesto la separazione dopo aver scoperto l’ossessione del marito. Domani a Seveso i funerali della donna

Giorgio Truzzi, l'autista di 57 anni di Seveso che ha ucciso la moglie Valeria Bufo

Giorgio Truzzi, l'autista di 57 anni di Seveso che ha ucciso la moglie Valeria Bufo

Bovisio Masciago (Monza Brianza), 26 aprile 2018 - C'è una chiave di lettura forte, nitida, adesso, nella separazione voluta da Valeria Bufo, che ha portato alla drammatica reazione, a colpi di pistola, del marito Giorgio Truzzi. Il gioco. Come in tante, troppe, altre famiglie, anche in questa sarebbe stata la passione dell’uomo per l’azzardo a creare la frattura tra i due coniugi. E a rovinare un nucleo un tempo unito, spensierato. Le indagini da parte dei carabinieri, infatti, stanno proseguendo, per delineare con precisione il contesto in cui si è sviluppato il delitto di Bovisio Masciago. Ed è emersa una forte predisposizione dell’autista 57enne di Seveso verso le macchinette e qualsiasi altro tipo di gioco.

Un vizio che sempre più spesso lo divorava, fino a portarlo dritto in direzione della ludopatia. La ripetitività del gesto non è passata inosservata alla moglie. Che quando poi ha controllato il conto corrente in banca si è messa "le mani nei capelli": ha trovato un ammanco di parecchie migliaia di euro, forse 20mila. Spariti, mangiati. La scoperta avrebbe portato la donna a chiedere delle spiegazioni, non trovandone di valide. Da qui i rapporti incrinati, la rabbia e la delusione dell’impiegata, fino a farle prendere la decisione drastica di lasciare l’abitazione di Seveso, insieme alla figlia 17enne. "A noi colleghi non aveva mai raccontato queste vicende così nel dettaglio – racconta un uomo che lavora alla Incifra di Bovisio, da dove Valeria era appena uscita per prendere la figlia in stazione, prima di essere freddata al semaforo di corso Italia –, sapevamo però che le cose non andavano bene e che si era trasferita dalla sorella". Una decisione non digerita dal marito, che dopo tante minacce, anche pesanti, giovedì 19 aprile è passato alle vie di fatto, uccidendola e poi costituendosi presso la caserma dei carabinieri di Seveso. Adesso è a Villa Serena, nel reparto di psichiatria del San Gerardo di Monza, in attesa degli sviluppi processuali.

La tragedia ha sconvolto non solo la Brianza ma un po’ tutto il Paese, tormentato dalla piaga dei femminicisi, arrivando fino a Brindisi, dove la donna era originaria e dove vivono alcuni nipoti. Martedì si è svolta l’autopsia sul corpo di Valeria Bufo: nei prossimi giorni si saprà l’esito, che determinerà meglio quale è stato il colpo mortale tra i cinque esplosi dall’autista da distanza molto ravvicinata. Un esito comunque non determinante per le indagini. Resta invece il nodo della pistola: la Smith&Wesson calibro 38, detenuta illegalmente, con cui Truzzi ha compiuto il delitto. Dopo essere stata ritrovata tra i rovi accanto a un cavalcavia, è stata spedita ai carabinieri del Ris di Parma che stanno compiendo gli accertamenti. Non è ancora chiaro dove l’uomo se la sia procurata. 

E intanto domani alle 14.30 saranno celebrati i funerali di Valeria. A darne l’annuncio i figli Alessandro, Stefano ed Eleonora, le sorelle Anna e Nicoletta, i cognati Vittorio e Tino, i nipoti Andrea, Laura, Stefano e Gianluca. L’ultimo saluto a Valeria sarà nella parrocchia di San Carlo all’Altopiano di Seveso, preceduti dalla recita del Santo Rosario. Al termine della funzione la salma di Valeria verrà accompagnata al Tempio crematorio in attesa della cremazione.