GABRIELE BASSANI
Cronaca

Quasi mille pazienti vittime del fallimento Odos

Le cifre in Commissione sanità del Pirellone: molti hanno già pagato le cure Allo studio una gara pubblica “provvisoria“ per trovare un altro fornitore

Una foto d’archivio di protesta davanti alla sede del tribunale di Monza

Limbiate (Monza e Brianza), 11 febbraio 2021 - Sono almeno 957 i pazienti di Limbiate e dintorni che stanno subendo grossi disagi a causa del fallimento di Odos Service srl, l’azienda che aveva in gestione il servizio di odontoiatria dell’Asst all’interno del Corberi a Mombello. Questa è la cifra ufficiale fornita ieri mattina durante la seduta della Commissione Sanità di Regione Lombardia a cui ha partecipato anche il sindaco Antonio Romeo. Un numero che potrebbe anche crescere, con le segnalazioni di nuove situazioni al momento non ancora note. Si tratta di pazienti che hanno già pagato le cure, alcuni le hanno anche iniziate ma sono rimaste a metà e molti non riescono nemmeno ad ottenere la propria cartella clinica, con gli esami diagnostici e la documentazione di quanto fatto, requisito indispensabile anche per decidere eventualmente di rivolgersi ad altre strutture. Alla seduta di commissione erano presenti i direttori generali di Asst Brianza, Nunzio Del Sorbo e dell’Asst Monza, Mario Alparone e Marco Salmoiraghi, dirigente generale vicario della direzione Welfare di Regione Lombardia. Dopo avere fornito una serie di dati dettagliati sulla situazione, i dirigenti hanno spiegato di essere al lavoro per cercare di fornire nel più breve tempo possibile un’alternativa ai pazienti, con l’affidamento del servizio ad una nuova società, che deve necessariamente passare attraverso una gara pubblica, inizialmente, una gara "ponte" provvisoria, poi una gara a più lungo termine.

E’ stato escluso in maniera netta e ferma da parte di tutti i dirigenti presenti, la possibilità di un affidamento diretto alla società indicata dal curatore fallimentare. «La norma è chiara e ci impedisce di proseguire in quella direzione",-hanno detto Del Sorbo e Alparone. Su questo punto ha insistito Andrea Monti (Lega) richiamando una polemica sollevata da Marco Fumagalli (Movimento 5 stelle) anch’egli presente in seduta. "Credo che oggi in Commissione sia stata fatta piena chiarezza su uno dei punti più rilevanti della vicenda Odos" – ha detto Andrea Monti, che prosegue: "Non è legalmente possibile trasferire i contratti già scaduti dall’azienda fallita a una subentrante". "Fra l’altro – prosegue Andrea Monti – i dirigenti sanitari non hanno avuto problemi nel sottolineare un comportamento inusuale, se non improprio, da parte del curatore fallimentare su una questione che non lascia dubbi di sorta". Per il Pd sono intervenuti i consiglieri regionali Gigi Ponti e Carlo Borghetti, che hanno chiesto a Regione Lombardia di sostenere i pazienti coinvolti. "Sono quasi mille le persone che hanno pagato prestazioni mai ricevute: 330 hanno chiesto un rimborso, 590 hanno chiesto di poter continuare le cure. Di questi solo poche decine hanno ottenuto il rimborso e pochissimi, solo i casi più urgenti, hanno ricevuto le cure".