Umberto Gobbi,. portavoce dell’associazione: «Serve una soluzione urgente»

"Brescia Capitale della Cultura e delle case sfitte: se non si vuole che diventi anche capitale delle occupazioni, si trovi una soluzione con urgenza". È la denuncia dell’associazione “Diritti per tutti“ che ieri ha occupato 37 appartamenti vuoti da 8 anni delle Case del sole di via Milano, dell’ex Finsibi in fallimento. "È entrata una decina di famiglie, alcune con minori e storie drammatiche alle spalle – spiega il portavoce Umberto Gobbi – Persone che pagherebbero ma non trovano nulla perché il mercato privato è bloccato, i proprietari preferiscono affittare durante l’anno della cultura o incassare con gli studenti universitari". Ancora più problematico trovare casa per gli stranieri, esclusi a prescindere dal reddito. Anche l’Agenzia per la casa del Comune ha trovato solo 4 o 5 appartamenti disponibili a fronte di 200 persone in lista.  Ora la richiesta è che i Comuni di residenza degli occupanti siglino convenzioni per farli restare finché non trovano altro. Dopo la riduzione del Tavolo sfratti della Prefettura, che negli anni passati aveva permesso di contrattare nelle sedi istituzionali, il rischio di forti tensioni sociali è sempre più alto.  F.P.

Cronaca

Il blitz di “Diritti per tutti“ a Brescia Capitale della Cultura



"Brescia Capitale della Cultura e delle case sfitte: se non si vuole che diventi anche capitale delle occupazioni, si trovi una soluzione con urgenza". È la denuncia dell’associazione “Diritti per tutti“ che ieri ha occupato 37 appartamenti vuoti da 8 anni delle Case del sole di via Milano, dell’ex Finsibi in fallimento. "È entrata una decina di famiglie, alcune con minori e storie drammatiche alle spalle – spiega il portavoce Umberto Gobbi – Persone che pagherebbero ma non trovano nulla perché il mercato privato è bloccato, i proprietari preferiscono affittare durante l’anno della cultura o incassare con gli studenti universitari". Ancora più problematico trovare casa per gli stranieri, esclusi a prescindere dal reddito. Anche l’Agenzia per la casa del Comune ha trovato solo 4 o 5 appartamenti disponibili a fronte di 200 persone in lista.
 Ora la richiesta è che i Comuni di residenza degli occupanti siglino convenzioni per farli restare finché non trovano altro. Dopo la riduzione del Tavolo sfratti della Prefettura, che negli anni passati aveva permesso di contrattare nelle sedi istituzionali, il rischio di forti tensioni sociali è sempre più alto. 
F.P.

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