Monza, il centro sociale Boccaccio e l’occupazione lampo di una vecchia fabbrica: sgombero in tempi record

Il blitz in via Salvo D’Acquisto. Gli agenti della Digos hanno convinto i militanti ad abbandonare lo stabile

Sono intervenuti gli agenti della questura di Monza (foto di repertorio)

Sono intervenuti gli agenti della questura di Monza (foto di repertorio)

L’occupazione più rapida della storia. E uno sgombero soft. Sono bastate le parole per convincere i giovani del centro sociale Boccaccio di Monza, attualmente senza sede, a venire a più miti consigli.

Da settimane avevano in programma La volpe e l’uva, un evento ormai quasi tradizionale con produttori di vino artigianale, musica e dibattiti. La sede, tenuta segreta fino all'ultimo, è ricaduta su una vecchia fabbrica abbandonata in via Salvo D’Acquisto. In cui gli antagonisti sono entrati ieri sera, venerdì 19 aprile, intorno alle 19 invitando tutti gli amici e sostenitori a dare una mano per le pulizie e l’allestimento.

Tutto tramontato in un batter d’occhio. Gli agenti della Digos della Questura di polizia di Monza hanno preso subito contatto con gli antagonisti spiegando che quella presenza fosse ovviamente illecita. Convincendoli ad andarsene con le buone.

E poche ore dopo è arrivato l'annuncio che la festa, con gli stessi orari e programma, è stata spostata in via Piero della Francesca. Ai giardinetti. Oggi e domani. Staremo a vedere.