"Non l’ho ucciso io" La difesa del killer cubano

Johnatan Fals Reyes è accusato di aver accoltellato Adam Iulian per l’affitto. Davanti al giudice ha sostenuto di aver saldato i debiti prima di fare le valigie.

"Non l’ho ucciso io"  La difesa del killer cubano

"Non l’ho ucciso io" La difesa del killer cubano.

di Stefania Totaro

"Non l’ho ucciso io, non avevo debiti per l’affitto". Johnatan Fals Reyes, cubano di 29 anni, nega la sua responsabilità nell’omicidio del romeno 48enne Adam Iulian, trovato morto domenica mattina con fendenti alla nuca sul ballatoio di una vecchia casa di corte di via Matteotti 33 a Desio. Il cubano è stato interrogato ieri mattina nel carcere di Monza dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale monzese Andrea Giudici per la convalida del fermo eseguito dai carabinieri e chiesto dal pm della Procura Alessio Rinaldi. Al termine dell’interrogatorio il difensore dell’indagato ha chiesto di applicare all’indagato una misura meno restrittiva della custodia in carcere, invece il giudice ha convalidato il fermo per omicidio volontario e disposto che il 29enne resti ancora dietro le sbarre, ritenendo che siano molti gli indizi raccolti dagli inquirenti che inchioderebbero il cubano.

L’uomo è stato fermato quasi nell’immediatezza del fatto con le valigie in mano mentre cercava di fuggire verso la stazione ferroviaria ed era già stato denunciato per la detenzione di armi bianche. L’indagato, che lavorava nei locali serali, sarebbe stato anche sotto l’effetto di droga: quando i militari l’hanno bloccato si è dimostrato in stato di evidente agitazione e nell’alloggio sono state trovate tracce di sostanze stupefacenti. Il romeno, invece, viveva con la compagna, alla quale è intestata l’abitazione. Se la cavava con lavoretti da operaio e muratore. Ma arrotondava anche con affitti in nero per un posto letto in condivisione. Potrebbe essere quindi il mancato pagamento dell’affitto il movente del litigio di domenica sfociato poi nell’aggressione mortale. Parlando con il giudice, Johnatan Fals Reyes non ha negato di avere preso in affitto un posto letto dalla compagna del romeno, ma ha negato di non avere saldato i conti prima di decidere di fare le valigie e di lasciare la casa di ringhiera per raggiungere un’altra destinazione. Nei prossimi giorni il cubano potrebbe venire ascoltato anche dal pm, davanti a cui invece si era avvalso della facoltà di non rispondere.