"Non è stato colto in flagrante". Così il giudice ha annullato la multa

Il pensionato 72enne che ha riparato una buca stradale a Barlassina ha ottenuto l'annullamento di una multa di oltre 800 euro. Il giudice ha stabilito che la violazione si consuma solo durante l'attività e non dopo, quindi la multa non è valida.

"Non è stato colto in flagrante". Così il giudice ha annullato la multa

"Non è stato colto in flagrante". Così il giudice ha annullato la multa

Nessun “cantiere stradale“, la multa per la riparazione della buca ad opera Claudio Trenta è stata annullata dal giudice perché non è stata contestata “in flagrante“. Insomma, il pensionato 72enne che la scorsa primavera decise di riparare da solo la buca in strada dopo che i suoi appelli erano caduti nel vuoto, è stato “troppo veloce“ e il verbale recapitato a domicilio qualche giorno dopo non vale. È stata depositata ieri la motivazione della sentenza con cui il Giudice di pace di Monza ha annullato la contravvenzione di oltre 800 euro che la polizia locale di Barlassina aveva notificato a Trenta. Davanti al giudice, Trenta, assistito dall’avvocata Mariella Casartelli, aveva presentato 5 motivi per la richiesta di annullamento, ma il giudice si è fermato al secondo, ovvero l’insussistenza della violazione dell’articolo 21 del Codice della strada, ritenuto già sufficiente per la sua decisione: “Appare evidente che l’illecito in oggetto - scrive il giudice - si consuma nel momento e per tutto il periodo di tempo in cui si svolge l’attività, nel caso in esame pacificamente non autorizzata, perché è solo in tale lasso temporale che è necessaria l’adozione delle cautele di legge per garantire la finalità sottesa alla prescrizione di legge. Una volta esauritasi la condotta illegittima, viene meno la stessa essenza dell’illecito stante la sua inidoneità a propagare i suoi effetti post opus“. Nella stessa motivazione della sentenza, il giudice cita due sentenze della Cassazione, una del 2018 l’altra del 2006, secondo cui “la condotta sanzionata dall’articolo 21 CdS., comma 1, non integra un illecito di carattere permanente, sicché la sussistenza di esso viene a cessare con la conclusione dell’opera“. Insomma, una indicazione che sembra andare nella direzione che fu provocatoriamente indicata da Beppe Grillo nel comizio a Roma del 17 giugno scorso, richiamando la vicenda di Barlassina, che fu riportata da tutte le cronache nazionali: "Fate le brigate di cittadinanza, mettete il passamontagna e andate a fare i lavoretti, riparate i marciapiedi, le aiuole, i tombini, senza dare nell’occhio, col passamontagna, fate il lavoro e scappate", disse il comico. Ga.Bass.