Nobili connessioni. La Villa e Palazzo Reale: "Pronti a ricostruire una identità perduta"

Summit di dirigenti e funzionari culturali per rafforzare la collaborazione con 35 enti e istituzioni di 14 Paesi europei che contano più di cento castelli .

Nobili connessioni. La Villa e Palazzo Reale: "Pronti a ricostruire una identità perduta"

Nobili connessioni. La Villa e Palazzo Reale: "Pronti a ricostruire una identità perduta"

Quella dell’assemblea generale dell’associazione Residenze Reali europee ha rappresentato non solo l’occasione di rafforzare i rapporti di collaborazione con altre istituzioni europee, ma anche, se non soprattutto, di far consolidare il sodalizio tra Monza e Milano, nella fattispecie tra Villa Reale e Palazzo Reale. "La connessione con Milano è stata una realtà storica – osserva Bartolomeo Corsini, direttore generale del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza –. Se il Palazzo Reale era sede politica, la Reggia di Monza era villa di delizia. Così deve essere connotata ancora oggi la Villa Reale. I 744 ettari di Parco, l’equivalente di circa 740 campi da calcio, rappresentano un enorme polmone verde che può dare ancora oggi respiro ai milanesi, farli evadere dalla frenesia metropolitana". "La Villa Reale nel corso della sua storia ne ha subite tante – prosegue il direttore –, dalla morte del Re all’abbandono dei Savoia, alle difficoltà di capire perfino, in un certo periodo storico, la sua proprietà. Ora siamo in una fase dove occorre ricostruire la sua identità storica e la connessione con il Palazzo Reale di Milano va perfettamente in questa direzione". "Originariamente l’assemblea generale a Monza era prevista nel 2020, ma poi saltò per il Covid – chiarisce Elena Alliaudi, coordinatrice del network delle Residenze Reali europee –. Nel 2022 c’è stata la novità dell’ingresso in rete di Palazzo Reale di Milano, la cui direzione ha da subito pensato a una concreta possibilità di collaborare con Monza. Fare iniziative comuni tra Milano e Monza significa far rivivere agli ospiti stranieri la vita dei reali di allora, è un grande valore aggiunto". Solo qualche giorno fa la presidente del Centro documentazione Residenze Reali lombarde, Marina Rosa e l’assessore al Turismo di Monza, Carlo Abbà, hanno rivelato un lavoro di concerto con Palazzo Reale di Milano anche per lo sviluppo di un comune itinerario turistico napoleonico, essendo stati il capoluogo lombardo e quello brianzolo, profondamente connessi tra loro anche in quel periodo storico (basti pensare che Napoleone si fece incoronare come Re d’Italia in Duomo a Milano con la Corona Ferrea monzese). A fare già un iter di questo tipo sono stati la sessantina di dirigenti e funzionari delle residenze reali europee in visita nei giorni scorsi. Se mercoledì si è partiti con Palazzo Reale, ieri è stata la volta del capoluogo brianzolo. I rappresentanti europei, una volta giunti a Monza con il treno storico che li ha accompagnati dalla stazione Centrale di Milano, sono stati protagonisti di un fitto programma di attività alla scoperta dei luoghi artistici e culturali del territorio brianteo.

In primis hanno visitato la sabauda Saletta Reale della stazione di Monza (prima tappa monzese della mostra “La Reggia viaggiante“), poi è stata la volta del Duomo, della Cappella della Corona Ferrea e del corrispondente museo, e successivamente della Cappella Espiatoria e, naturalmente, della Villa Reale, che nell’ala sud espone l’altra parte monzese della mostra sul Treno Reale. Nel pomeriggio infine, il trenino “La freccia del Parco“ li ha accompagnati in un tour alla scoperta delle componenti architettoniche, paesaggistiche e monumentali del compendio dei Giardini Reali e del Parco di Monza.

A.S.