Da Misinto a Berlino per spiegare la birra ai tedeschi. Fabio Mondini, sommelier da esportazione

Il ristoratore e docente alla Brillat Savarin Schule: al seguito di un gruppo di studenti ha dato lezione di abbinamenti a tavola

A sinistra, Fabio Mondini, responsabile dell’Aspi per la didattica negli istituti alberghieri

A sinistra, Fabio Mondini, responsabile dell’Aspi per la didattica negli istituti alberghieri

Misinto (Monza e Brianza) – Spiegare la birra ai tedeschi è abbastanza improbabile, ma c’è voluto un italiano per spiegare come utilizzarla a tavola nel compito delicato, quanto affascinante, di creare il giusto abbinamento con il cibo. Fabio Mondini, creatore della Festa della birra di Misinto, miglior professionista d’Italia nel 2016 nel settore delle sommellerie, nei giorni scorsi è stato alla Brillat Savarin Schule di Berlino. "È stata una bella esperienza - racconta - e di questo devo essere grato alla professoressa Rossana Di Gennaro, dirigente scolastica dell’istituto “Carlo Porta“ di Milano, che mi ha proposto di andare a Berlino con alcuni dei suoi studenti. Per loro si trattava di una sorta di Erasmus, ma è stata un’occasione di crescita anche per me e spero per i docenti tedeschi".

Mondini non è nuovo al mondo dell’insegnamento. Ormai da anni è il responsabile della didattica negli istituti alberghieri da parte dell’Aspi (Associazione della sommellerie professionale italiana), unica realtà della nostra penisola riconosciuta a livello internazionale. "La Brillat Savarin Schule di Berlino è una scuola di eccellenza. Una delle migliori a livello europeo, malgrado le dimensioni gigantesche: ha circa 5mila studenti. Ha anche una didattica all’avanguardia, che prevede 2 giorni in classe (anche con tantissimi lavori di gruppo e filmati) e 3 al lavoro ogni settimana. Sono molto preparati per il mondo del lavoro quando finiscono il loro percorso di studi".

C’è anche qualcosa da migliorare, però: ragazzi che sanno tanto sulla scienza dell’alimentazione o sulle tecniche di servizio in un ristorante e che, grazie a Mondini, hanno scoperto molto di più sull’attività da sommelier. "Non credo di avere meriti particolari - racconta - ma spero di avere fatto capire anche in quella pur prestigiosa scuola tedesca che la figura del sommelier è importante nella ristorazione. Ottimi camerieri non bastano. La cosa un po’ mi ha sorpreso, visto che la Germania è anche terra di vino: dalla zona storica della Franconia, alla regione del Reno e della Mosella, il vino lo sanno fare molto bene. Con gli studenti e i loro insegnanti ho parlato degli argomenti del vino, ho illustrato la tecnica dell’abbinamento. Spero di averli incuriositi e di aver fatto capire che in Italia non abbiamo solo ottimi prodotti, bensì li sappiamo valorizzare abbinando correttamente cibo e vino".