
La motociclista 17enne era morta in un incidente a Meda, raccolta fondi pro disabili
Sabato 28 giugno è in programma a Seveso al campo sportivo di via Cavalla (Baruccana) una serata all’insegna dello sport e della beneficenza interamente dedicata alla memoria di Elèna Caronni. È trascorso quasi un anno da quella tragica serata, del 19 agosto scorso, quando la terribile notizia e il grande il dolore raggiunsero mamma Cinzia, papà Mario, la sorella Giulia e gli amici della ragazza. Elèna, 17 anni, in sella a quella moto da cross che tanto amava, per motivi mai chiariti, si era schiantata contro il palo della luce. Un impatto terribile quello avvenuto poco prima della mezzanotte a Meda, in via Cave e che aveva portato alla morte di Eléna nella notte del 20 agosto all’ospedale San Gerardo di Monza.
Ma di Elèna è impossibile dimenticare il suono della sua voce, le sue risate, il suo sorriso e le sigarette fumate insieme mentre si discuteva se era meglio un motore a due o quattro tempi. Perché Elèna Caronni amava la sua moto, era tutto per lei e per questo i suoi amici hanno deciso di ricordarla come lei avrebbe voluto ossia riparando il suo mezzo per metterlo a disposizione attraverso l’associazione La Mototerapia.
Eléna verrà dunque ora ricordata con una partita di calcio, “Un goal per Elèna“ alle ore 19, a offerta libera. Sarà attivo il servizio bar. L’AC Base 96 collaborerà con l’associazione “Le Radici del Cuore“ per la perfetta riuscita dell’evento, che gode del patrocinio del Comune di Seveso attraverso l’assessorato allo Sport e per la raccolta fondi da devolvere. Si tratta di un’associazione sociosanitaria APS ASD appartenente ad ASI (Associazioni Sportive Sociali Italiane) riconosciuta dal Coni, dal Ministero dell’Interno, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Comitato Nazionale Paraolimpico che utilizza una nuova metodologia riabilitativa per bambini e ragazzi, dai 5 anni in su, con disturbi del neurosviluppo, utilizzando la moto come attivatore emozionale, sensoriale, motorio, capace di spingere il soggetto con disturbi della relazione, autismo e disturbi del neurosviluppo a un miglioramento della relazione e delle autonomie personali.
Sonia Ronconi