DANIELE DE SALVO
Cronaca

Addio a Gloria Gianola: morta a 32 anni per una rarissima malattia. Lei e il fratello gli unici casi al mondo

Premana, la giovane soffriva di atassia da mutazione genetica della neurofascina: “Lascia un segno profondo in tutti noi"

Gloria ora è un angelo, volato in cielo l’altra notte. Aveva 32 anni

Gloria ora è un angelo, volato in cielo l’altra notte. Aveva 32 anni

Premana (Lecco) – Gloria ora è un angelo, volato in cielo l’altra notte. Aveva 32 anni. Gloria Gianola (nella foto) abitava a Premana. Soffriva di atassia da mutazione genetica della neurofascina. Insieme al fratello minore Samuel era una dei due soli casi al mondo conosciuti della rarissima malattia che provoca una perdita progressiva della coordinazione muscolare e per cui al momento non ci sono ancore cure.

La patologia che l’affliggeva era stata diagnosticata e riconosciuta solo nel 2019 dai ricercatori del Centro Dino Ferrari dell’Università degli Studi di Milano, specialistici nella diagnosi nel campo delle malattie muscolari, neurodegenerative e cerebrovascolari. Prima invece, nonostante il peregrinare da un ospedale all’altro e i numerosi e continui esami, nessuno era stato in grado di dire perché Gloria non riuscisse più a camminare, fino al totale allettamento. Un sollievo per lei, per mamma Maria Carla e papà Giordano la scoperta del tipo di malattia, ma anche l’inizio di una maratona di iniziative per raccogliere fondi per la ricerca per curare sia Gloria sia Samuel, per i quali si sono mobilitati tantissimi campioni dello sport, soprattutto di corsa in montagna.

"Lasci un segno profondo in tutti noi", così la ricordano gli atleti dell’Associazione Sportiva Premana. "Cara Gloria, in pochi hanno tagliato il traguardo del Giir di Mont con un sorriso bello e dolce come il tuo – le parole degli atleti e degli organizzatori del Giir di Mont, una competizione di corsa in montagna a cui aveva partecipato anche lei, spinta dagli amici – I veri campioni fanno così: sulle salite più ripide, nelle discese più impervie, nelle fatiche più grandi, sanno sorridere ancora di più".