
Ieri l’ultimo giorno di lavoro per le eredi di Francesco Boneschi da Melegnano
Monza, 28 dicembre 2019 - Fu il nonno Francesco Boneschi, tanti anni fa, a tirare su per primo la cler. Ieri le nipoti Cherubina e Maria Grazia l’hanno abbassata per l’ultima volta, chiudendo così l’avventura - durata tre generazioni - del negozio di via Carlo Porta specializzato nella vendita di tessuti di alta moda. Cherubina non ricorda neppure l’anno in cui suo nonno inaugurò il negozio. "Ci siamo trasferiti in via Carlo Porta nel 1964, prima eravamo in via Vittorio Emanuele - racconta pochi minuti prima della chiusura definitiva del negozio -. Mio nonno veniva da Melegnano: si era trasferito a Monza dove aveva aperto l’attività e faceva anche i mercati". Un’attività poi passata ai figli e infine alle nipoti che, nonostante gli studi completamente diversi - Cherubina è laureata in Lettere e Maria Grazia ha frequentato la scuola di design - hanno proseguito con entusiasmo e orgoglio la tradizione di famiglia. Arrivando alla meritata pensione.
"Questo lavoro mi è sempre piaciuto e mi sono sempre divertita, anche nelle ultime settimane di svendita - prosegue, mentre gli ultimi clienti e conoscenti entrano in negozio -. Si uniscono la creatività al rapporto umano". Certo la crisi e un radicale cambiamento della società hanno sicuramente colpito anche il settore dei tessuti. "Un tempo venivano le nonne e le mamme a comprare i tessuti per realizzare i loro vestiti e quelli dei bambini - prosegue -. Poi con il pret à porter e i vestiti già confezionati il settore ne ha risentito". Cambiando negli ultimi anni il genere di clientela; così che accanto a stilisti affermati (ieri mattina è passato per i saluti anche lo stilista monzese Lorenzo Riva), ci sono anche molte giovani studentesse di moda, molte con gli occhi a mandorla.
Clienti affezionati che fino a ieri arrivavano da tutta la Lombardia e persino dalla Svizzera per acquistare i tessuti di alta moda nel negozio delle sorelle Boneschi. «Quella del sarto è una professione che ha subito una forte battuta d’arresto - prosegue Cherubina -. Mentre tengono gli studenti delle scuole di moda". Chiudere è sempre un momento in cui si incontrano e si scontrano sentimenti molto diversi. "Sentimenti contrastanti - continua -. Mi sento come un bambino l’ultimo giorno di scuola, ma sono certa che già da domani mi mancherà il mio lavoro". Ieri nel negozio si respirava una strana aria: un via vai continuo di persone alla ricerca degli ultimi acquisti a prezzi scontati, ma anche la nostalgia di non ritornare a bottega dopo la pausa pranzo. Con i clienti a bocca aperta a sentire la risposta di Cherubina che annunciava: "Nel pomeriggio non torneremo più in negozio: abbiamo chiuso definitivamente".
Sono diversi i negozianti storici che, nel 2019 hanno deciso, come le sorelle Boneschi di abbassare per sempre la saracinesca: dal negozio di merceria di via Bergamo di Pierangela Colzani, che il 31 dicembre andrà in pensione, alla cartoleria Vismara di via dei Mille, che dopo 110 anni ha deciso di smettere, fino all’ultimo negozio di dischi in via Cavallotti, che dopo 40 ha smesso di suonare. E c’è chi, come il gioielliere Valter Villa, ha annunciato con un anno di anticipo la chiusura della sua attività di famiglia che da 210 anni realizza gioielli per i monzesi.