Negozio all’ingrosso fuorilegge. Altro stop nella via del malaffare

A Desio, la polizia locale intensifica l'azione contro gli abusi, scoprendo un deposito illegale di commercio all'ingrosso. Il Comune impone la chiusura entro sette giorni, minacciando sanzioni e sigilli. Situazione ricorrente in una zona nota per gli abusi.

Negozio all’ingrosso fuorilegge. Altro stop nella via del malaffare

Negozio all’ingrosso fuorilegge. Altro stop nella via del malaffare

Si è nuovamente infittita l’azione della polizia locale, ma non solo, sul fronte degli abusi a Desio. Sono numerose le attività irregolari e “fantasma” che sono state scoperte negli ultimi mesi sul territorio cittadino. L’ultima in ordine di tempo riguarda un deposito dove era svolta, illegalmente, attività di commercio all’ingrosso con deposito di imballaggi, in particolare pallets. L’attività è stata svolta dall’unità operativa di polizia commerciale del comando di via Partigiani d’Italia. Che ha scoperto l’anomalia in via Ferravilla, lunga arteria tristemente nota negli ultimi anni sotto questo profilo, tanto da essere stata ribattezzata “la via degli abusi”, edilizi e non solo. Le verifiche degli agenti hanno permesso di accertare che il tutto fosse svolto senza le necessarie autorizzazioni, in un’area a diversa destinazione, secondo quanto previsto dal Piano regolatore generale. Da qui il primo avviso all’amministratore unico della società, con sede a Lissone. Con la scadenza di diegi giorni per inviare le proprie “controdeduzioni“.

Visto che nulla è arrivato nei tempi prescritti da parte della società, il Comune ha proseguito nell’iter con l’ordinanza che prevede sette giorni di tempo per cessare l’attività abusiva e procedere alla rimozione (entro un mese) "di tutti i materiali, automezzi ed attrezzature connessi all’esercizio dell’attività, abusivamente presenti/depositati presso la sede operativa in via Ferravilla". In caso contrario, oltre a una forte sanzione, gli agenti chiuderanno coattivamente l’attività apponendo i sigilli. Un iter molto ben conosciuto in città, dove sono numerosi i casi analoghi emersi nel corso degli anni e, uno dopo l’altro, stanati dalle forze di polizia.

Alessandro Crisafulli