Seregno (Monza Brianza), 26 settembre 2017 - Pesante atto d'accusa del pubblico ministero Salvatore Bellomo durante la conferenza stampa sugli arresti della 'ndrangheta in Lombardia. "La denuncia è partita dall'ex sindaco Giacinto Mariani dopo che un dirigente del Comune di Seregno si era messo di traverso ai suoi affari, non perchè non fosse colluso ma perchè cercava di difendere i suoi interessi. Dalle attività investigative è emerso un quadro desolante: a Seregno tutti sapevano, il sindaco veniva trattato come unol zerbino dall'imprenditore Lugarà che avvea imposto anche un consigliere comunale. E' emerso il ritratto di un'amministrazione intera supina agli interessi dell'imprenditore che voleva realizzare un supermercato dove proprio non si poteva fare. L'amministrazione comunale di Seregno ha emesso una serie di atti illegittimi. Desolante il silenzio dei dirigenti: funzionari che hanno il dovere di segnaalre ipotesi di reato si prostrano all'amministrazione politica del momento fregandonese dei loro autonomi poteri. Non stiamo parlando di un classico esempio di corruzione con scambi di soldi, ma di una forma molto piu' sottile e pericolosa: il reperimento fraudolento di consensi elettorali".
CronacaL'accusa del pm: "'Ndrangheta: a Seregno tutti sapevano"