Un progetto realizzato da e per i giovani. Un progetto itinerante, che dopo la prima tappa desiana è sbarcato anche a Seregno e, il 23 settembre, a Limbiate.
Un progetto, soprattutto, con una missione fondamentale: sensibilizzare sul tema quanto mai drammaticamente attuale della violenza sulle donne, partendo proprio dalle nuove generazioni chiamate a costruire un domani migliore di oggi su questo fronte.
Si chiama “Musica sotto le stelle“ e rientra nel più ampio piano definito “Il mondo che vorrei“. Un concorso musicale con gli studenti delle scuole medie e superiori, che nei giorni scorsi si è svolto all’interno dello splendido scenario di Parco Tittoni, con la regia dell’associazione White Mathilda che da parecchi anni si batte contro la violenza sulle donne sul territorio, e con il cofinanziamento di Regione Lombardia.
"Questo progetto si pone l’obiettivo di sensibilizzare i giovani al rispetto – è spiegato nella presentazione – perché parole come amore, dialogo, sensibilità, attenzione verso il prossimo diventino di comune accezione anche tra le nuove generazioni".
La musica valorizzata "come un veicolo importante per trasmettere il nostro messaggio di amore e rispetto", ha commentato la referente di White Mathilda Luisa Oliva.
Hanno partecipato oltre 300 studenti. All’esibizione a Desio hanno presenziato anche alcuni insegnanti che hanno seguito il progetto, oltre che il sindaco Simone Gargiulo e l’assessora agli Eventi e alla Cultura Samantha Baldo.
La seconda fase si è svolta all’auditorium di piazza Risorgimento a Seregno, poi si chiuderà il 23 al teatro comunale di Limbiate.
Il progetto è giunto alla quarta edizione, ha quindi un suo storico ormai consolidato e non ha nessuna intenzione di fermarsi qui vista l’importanza e l’urgenza della mission scelta. Il tutto rientra nell’ambito del bando “Giovani Smart“ lanciato da Regione Lombardia, che sostiene una serie di progetti "finalizzati al sostegno di iniziative che possano offrire ai giovani proposte efficaci e coinvolgenti per favorire la ripresa della socialità e contrastare il disagio giovanile, soprattutto nelle fasce di età più colpite dall’isolamento sociale conseguente ai lockdown prolungati e alla sospensione delle attività abitualmente svolte nei centriluoghi di aggregazione".
Alessandro Crisafulli