Muggiò, la 'strada della vergogna' è una discarica a cielo aperto

Rifiuti abbandonati sull’arteria tra Muggiò, Nova Milanese e in prossimità del parco del Grugnotorto

Discarica a bordo strada

Discarica a bordo strada

Muggiò (Monza Brianza) - La strada della vergogna. Che unisce Muggiò con Nova Milanese, tagliando il parco del Grugnotorto. E lambendo l’ex multisala cinematografico diventato da parecchi anni un ecomostro. Una strada diventata discarica, nel vero senso della parola, con pochi metri di lunghezza liberi dai rifiuti. Un vero e proprio scempio che, tutti i giorni, viene "ammirato" dalle migliaia di persone che passano in auto in un tratto che congiunge con Cinisello e i vari imbocchi di tangenziali ed autostrade.

Percorrerla è un esercizio ripugnante, per lo spettacolo: sacchi di rifiuti, elettrodomestici, materiali edili, materassi, mobili, legnami, interi divani, bidoni e via dicendo, con il classico "chi più ne ha più ne metta". Una situazione che va avanti da anni, senza soluzione. Se in precedenza le discariche erano "solo" all’interno del comparto dell’ex cinema e del relativo parcheggio, da quando la zona è stata recintata gli incivili hanno tranquillamente lasciato tutto a bordo della strada. Dimezzando la fatica. Amplificando lo scempio ambientale. Il Comune di Muggiò da tempo sta cercando una soluzione, al momento invano: "Ci sono delle telecamere e stiamo lavorando per il potenziamento della sorveglianza – spiega il vicesindaco Michele Testa – ma purtroppo la situazione è ancora grave. Siamo comunque al lavoro, sia come prevenzione che come repressione". Di un reato grave, per il quale si rischiano multe salatissime. Tre telecamere sono attive e altre dovrebbero essere messe a breve. Ma lo scempio non si arresta. Col passaparola, anzi, sembrano essere sempre più cittadini o probabilmente anche artigiani e piccole ditte che approfittano della situazione. "Una vergogna, non è descrivibile, non conosco altre situazioni simili in zona, alla luce del sole", dice un cittadino che vive poco distante.

Forse solo con la conclusione della vicenda relativa al multiplex si riuscirà davvero a risanare la situazione. "Abbiamo acquisito come Comune l’immobile e l’intenzione è quella di abbatterlo per ripristinare il parco – dice il vicesindaco – ma se nel frattempo arriveranno proposte serie e lungimiranti di riqualificazioni, siamo pronti ad ascoltarle e valutarle". La partita è quindi ancora aperta.