ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

Muggiò, ruspe sul Magic Movie: sarà finalmente abbattuto dopo 18 anni il multisala della mafia

L’enorme complesso costruito al Parco del Grugnotorto coi soldi di ’ndrangheta e mafia cinese dopo il fallimento sarà trasformato in un parco per evoluzioni acrobatiche in bicicletta

Il complesso abbandonato Magic Movie di Muggiò

Il complesso abbandonato Magic Movie di Muggiò

Spegne quest’anno le 18 candeline, diventando maggiorenne, il famigerato cinema multisala di Muggiò: una delle storia più oscure, intricate, assurde scritte in Brianza negli anni Duemila, tra sogni visionari, cemento e malavita organizzata italo-cinese. Una storia che adesso è pronta a scrivere il suo ultimo capitolo: nei giorni scorsi sono iniziate le attività preliminari che, nell’ormai imminente settembre, porteranno alle operazioni di cantierizzazione.

E all’accensione dei motori scelti per abbattere una volta per tutte il fu “Magic Movie Park” immerso nel parco del Grugnotorto, al confine con Nova Milanese.

A delineare il quadro della situazione è la sindaca Maria Fiorito, che in tutto l’arco del suo mandato ha seguito passo dopo passo con grande attenzione la complessa vicenda, puntando all’happy end: "A inizio agosto è stata firmata dal funzionario competente la consegna del cantiere relativo alla riqualificazione del Multiplex - spiega il primo cittadino -. Successivamente è stata mantenuta, ma integrata, l’ordinanza già emessa che prevedeva l’interdizione all’accesso a chiunque in quanto è necessario autorizzare gli addetti ai lavori. L’appalto è stato aggiudicato dalla Provincia e prevede un ribasso pari al 24% dell’importo a base d’asta".

Il quadro economico risulta dall’ultima variazione di Bilancio ed è il seguente: le opere costeranno poco più di 2,5 milioni, 2 dei quali sono fondi arrivati grazie al Pnnr, mentre gli altri 485mila sono stati stanziati dal Comune con risorse proprie. "In questo momento si sta lavorando con un altro operatore - prosegue il sindaco - alla messa in sicurezza di una cabina dell’energia elettrica presente nel complesso. A settembre inizieranno i lavori di demolizione che si completeranno entro il termine del mio mandato".

Quindi, nel 2024, quando dell’enorme complesso di 75mila metri cubi che doveva ospitare oltre 3mila appassionati in 15 sale, con bar, ristoranti, negozi e quant’altro, rimarranno solo le ceneri. Togliendo anche il proprio “luna park” preferito alle decine, centinaia, di vandali, writer, scaricatori abusivi, spacciatori, piromani, videomaker, artisti di vario genere, che negli ultimi anni lo hanno frequentato – e devastato – illegalmente, a proprio rischio e pericolo. "Con le economie di gara si procederà prevedendo la riqualificazione dell’area - annuncia Fiorito - e l’idea sulla quale ci si sta orientando é quella del pumptrack, per gli appassionati di questa disciplina in bici".

Si tratta cioè di un’area organizzata con sentieri per le evoluzioni in bicicletta fuori strada: un circuito di dossi, curve sopraelevate e discese appositamente progettato per essere percorso senza pedalare, ma semplicemente “pompando”, generando cioè slancio attraverso i movimenti in su e in giù del corpo. Una opportunità di grande divertimento e aggregazione per i sempre più numerosi adolescenti e giovani che amano compiere le loro evoluzioni, spesso anche spericolate, in sella alle loro due ruote.

Ci si potrà arrivare, grazie al grandissimo sforzo dell’Amministrazione comunale, sia a livello burocratico e progettuale che a livello economico, visto che per arrivare a questa fare il Comune ha dovuto acquisire l’intero comparto all’asta per 1 milione e 650mila euro, dopo una lunga serie di aste andate deserte. "Mettiamo finalmente un punto su una storia decennale che ha rappresentato una ferita aperta per la nostra città", le parole che ripete la sindaca Maria Fiorito in questi ultimi mesi, quando è chiamata ad affrontare la questione.