
La città si prepara per l’evento primaverile “Monza in fiore“, ma al di là degli eventi estemporanei come vorrebbero il...
La città si prepara per l’evento primaverile “Monza in fiore“, ma al di là degli eventi estemporanei come vorrebbero il centro residenti e commercianti che vivono la città quotidianamente? "A parte gli eventi spot – dice Simona Perego, titolare della libreria “Tutti giù per terra“ – Monza è una città difficile: soffre molto la vicinanza con Milano. È complicato sviluppare iniziative per bambini e famiglie, senza incorrere in un dedalo di vincoli burocratici. A Milano le librerie lavorano ed è più facile organizzare eventi. A Monza abbiamo il Parco e la Villa Reale, ma risulta estremamente complicato organizzare qualcosa e quindi poi si rinuncia. Si potrebbe fare un corner di lettura, ma poi incappi nelle maglie della Siae".
Giulia Trovato, studentessa, fa osservare che a Monza ci sono pochi spazi per i giovani e i ragazzi delle superiori: "Occorrerebbero più eventi di cultura e attualità per gli adolescenti – sostiene Giulia – non si parla abbastanza di attualità, né se ne parla in modo corretto". Riccardo Ripamonti non tollera proprio l’incuria: scale dissestate, marcipiedi sconnessi, strade piene di buche, pulizia carente.
"Per esempio – sottolinea nel dettaglio – dà veramente fastidio vedere nei fine settimana i cestini del centro e del Parco straripanti di immondizia e mai svuotati. Sono stato a Sirmione, ma è più ordinata, almeno in centro. Certo, è tutta un’altra realtà. Bisognerebbe educare la gente alla civiltà, aiutando anche i disadattati concretamente. L’altro giorno, vicino all’Hotel Royal Falcone, sono incappato in una lite tra due balordi e per poco non mi prendevo un sampietrino in testa".