
di Stefania Totaro
Non partiranno prima della fine dell’anno prossimo (e dureranno almeno due anni) i lavori per la ristrutturazione dell’ala destra del Tribunale lasciata libera dal trasloco della Procura. Mentre a breve è stato previsto un sopralluogo, anche per ampliare il preventivo di spesa ad altri interventi nel frattempo diventati necessari, per sistemare i soffitti scrostati dalle perdite d’acqua che da un anno impediscono uno degli ingressi al Palazzo bloccato dalle transenne. Ancora più del Covid sono le lungaggini burocratiche a mettere in ginocchio la giustizia monzese. Lo storico edificio di piazza Garibaldi è centralissimo e prestigioso, ma ormai accusa gravi problemi di manutenzione, a cui si aggiunge ora causa Coronavirus la difficoltà di reperire spazi adeguati per celebrare le udienze rispettando il distanziamento. Indispensabile risulta quindi procedere velocemente alla ristrutturazione dell’ala destra. "C’è già stata la progettazione di fattibilità e il progetto esecutivo era già concluso prima del Covid, ora dopo il periodo di lockdown bisogna procedere con la gara di appalto per l’esecuzione dei lavori - spiega la presidente del Tribunale di Monza Laura Cosentini -. Nell’ultima riunione della Conferenza permanente il Provveditorato ci ha comunicato che si tratta di un incombente complesso perché si parla di interventi per circa 8 milioni di euro per cui è necessario un bando europeo extra soglia.
Le previsioni parlano di apertura del cantiere per la fine del 2021, 2 anni di lavori e collaudi. Quindi si rischia di andare al primo semestre del 2024". E non è finita: "Alla fine dell’anno prossimo dovremo rinunciare alle poche stanze che ora siamo riusciti a utilizzare come uffici o aule di udienza nell’ala destra del Tribunale". Tre anni e mezzo per la ristrutturazione della ex Procura sono tempi biblici e la speranza è che abbia un iter molto più veloce la realizzazione dei lavori di manutenzione dei soffitti esterni e interni del Tribunale che si scrostano a causa delle perdite d’acqua durante gli acquazzoni e che da almeno un anno hanno causato il posizionamento di transenne per impedirne il passaggio per evitare il rischio di crolli di intonaco. Una di queste zone off-limits è nel cortile a destra dell’ingresso e impedisce che da quel lato si possa entrare e uscire dal Tribunale, lasciando un altro solo ingresso disponibile, impensabile in tempi di Covid. "Il Provveditorato ha deciso che farà fare un sopralluogo in modo da ampliare il preventivo di spesa che ora è di circa 65.000 euro. Abbiamo fatto l’ennesimo sollecito ad agosto e ora ne faremo un altro".