
Angelo Scotti con i giocatori del Monza
Monza, 10 agosto 2018 - "Angeloo! Angeloooo!". Specie nei momenti meno esaltanti della partita, dalla curva sud partiva spesso questo coro. Destinatario delle invocazioni degli ultras era sempre lui: Angelo Scotti, il decano dei tifosi del Monza. Testa canuta, sorriso contagioso, eloquio - metà in italiano, metà in dialetto brianzolo - come un motore scoppiettante che fatichi un po’ a ingranare, prima di partire come una schioppettata.
Angelo Scotti, grande tifoso di calcio e per anni tuttofare della società biancorossa, è morto stamattina. Che qualcosa non andasse per il verso giusto, i tifosi del Monza lo sapevano dal 29 luglio scorso, quando in occasione della prima gara ufficiale della nuova stagione (Monza-Matelica, Coppa Italia) la figura di Angelo Scotti non aveva fatto capolino come di consueto sugli spalti dello stadio Brianteo.
E si era saputo che Angelo era stato male. Da allora, non si è più ripreso. Ottantuno anni, Angelo Scotti si è spento oggi. Fra i tanti che lo ricordano, il presidente del Monza, Nicola Colombo: "Mi diceva di essersi riavvicinato alla società dopo il mio arrivo e questo mi faceva molto piacere. Lo ricordavo già quando ero ragazzino e mio padre (Felice, poi presidente del Milan, ndr) era nel consiglio di amministrazione del Monza. Con Scotti avevo stretto un patto: prevedeva che nel settembre 2020 il Monza sarebbe tornato in serie B e per l’occasione sognava di portare duemila persone in piazza Trento e Trieste alla presentazione della squadra. Ora più che mai, devo esaudire quel sogno".