
Franco Morbidelli sfiderà i campioni delle quattro ruote
Monza, 3 dicembre 2020 - Dopo la Formula Uno, all’autodromo di Monza arriva il Mondiale Rally. Ultimo round di una stagione "molto particolare, in condizioni per certi mesi assolutamente proibitive". Eppure Aci Italia e l’autodromo di Monza hanno fatto di tutto per garantire lo show. Anche se a porte chiuse. E oggi si parte. Con il lungo fine settimana che assegna i titoli WRC. Proprio a Monza, il Tempio della Velocità. Un "luogo iconico dove si sono scritte pagine incredibili nei suoi 98 anni di attività", l’orgoglio del presidente Aci, Angelo Sticchi Damiani. Tanto che il presidente della Fia, Jean Todt, è certo che comunque "l’Italia entrerà nella storia con questo quinto evento mondiale", dopo i tre Gp di F1 (Monza, Mugello e Imola) e le due tappe del Mondiale Rally (Sardegna e Monza).
Del resto , sottolinea con riconoscenza lo stesso Jona Siebel, promoter del Mondiale Rally, "cari amici italiani, il vostro impegno e la vostra passione sono fantastici. Quando abbiamo deciso la tappa di Monza, mancavano solo 50 giorni per pianificare e organizzare ogni cosa. Ebbene, oggi siamo qui a dare il via a un weekend in cui la lotta per tutti i titoli è aperta.". Anche senza lo Show che ha accompagnato fino all’anno scorso il rally di Monza. Perché "i piloti si muoveranno su un teatro di gara unico al mondo, affronteranno insidiose prove speciali con percorsi nuovi e mai battuti dalle precedenti manifestazioni rallistiche monzesi", la soddisfazione di Giuseppe Redaelli, presidente di Sias, la società di Aci che gestisce il circuito.
Alla festa mancherà soltanto un invitato, il pubblico. "La scelta di svolgere la gara a porte chiuse è stata dolorosa, ma doverosa per tutelare la salute di tutti in questa emergenza sanitaria, per questo invito tutti a restare a casa", rimarca Antonio Turitto, organizzatore dell’Aci Rally Monza. L’unica possibilità per seguire la gara saranno i collegamenti in diretta sui canali Rai o sul sito WRC. Sport, sicurezza, ma anche sostenibilità. Perché "il nostro circuito è dentro a un Parco di particolare valore paesaggistico, storico e architettonico, quindi – chiarisce Alessandra Zinno, direttore dell’autodromo – abbiamo voluto che l’Aci Rally Monza fosse un evento green: non ci sarà solo la compensazione delle emissioni delle vetture in gara con la messa a dimora di un bosco di cento carpini bianchi, ma anche l’impegno a restituire al Parco il suo disegno planimetrico originale, con il recupero e la valorizzazione dei percorsi originali di “strade bianche“. Vogliamo in sostanza prenderci cura del territorio che ci accoglie, permettendo non solo un ritorno economico i ma anche apportando un beneficio concreto al Parco". «L’ennesima dimostrazione che l’autodromo e il Parco, il motorsport e l’ambiente, sono due mondi assolutamente compatibili", sottolinea il sindaco Dario Allevi. E quindi, l’invito del vicepresidente della Regione, Fabrizio Sala, "approfittiamo di questo momento particolare anche per progettare il futuro". Sfruttando "l’opportunità di far conoscere a tutto il mondo le bellezze della nostra regione", la chance dell’assessore regionale allo Sport Martina Cambiaghi.